Prendi una moneta italiana da 1 €: nel dritto è presente la figura di un uomo con 4 mani e 4 piedi, collocato all'interno di un quadrato e di un cerchio.
Questa figura rappresenta uno dei disegni più famosi di tutti i tempi, noto come "Uomo Vitruviano".
Oggi scopriremo perché è così importante. Per farlo, cercheremo di entrare un po’ nella mente e nei ragionamenti del suo autore, Leonardo da Vinci.
Cos'è l'Uomo Vitruviano
Si tratta di uno studio di Leonardo da Vinci sulle proporzioni del corpo umano, risalente al 1492 (sì, l’anno della scoperta dell’America, così ce lo ricordiamo!).
È un disegno con alcuni appunti su un foglio di carta, appena più grande di un comune foglio A4 da ufficio.
Perché ci sono il quadrato e il cerchio?
Il quadrato rappresenta simbolicamente la Terra, il cerchio rappresenta l'Universo.
Nel Rinascimento, la ricerca delle proporzioni ideali del corpo umano era una questione molto sentita, poiché si considerava l'uomo come elemento di connessione tra la vita terrena e il divino.
Rappresentare l'uomo all'interno delle due figure geometriche significava riuscire a dimostrare che l'uomo è il collegamento tra i due mondi.
Già nell’antica Grecia e a Roma gli artisti aspiravano a trovare i punti di contatto tra divino e terreno, e uno dei modi per farlo era quello di identificare le proporzioni ideali del corpo umano (utilizzate, se ci pensi, anche per le statue che rappresentavano le divinità).
Gli uomini del Rinascimento si ripromisero di recuperare i canoni di perfezione dell'epoca Classica e di utilizzarli per esprimere il legame tra il corpo umano e l'armonia dell'universo.
Perché si chiama "Vitruviano"?
Perché Leonardo svolge lo studio sulle proporzioni cercando di rappresentare i canoni proposti da Vitruvio.
Vitruvio è un architetto dell'antica Roma, autore di un prestigioso trattato sull'architettura.
Nel trattato sono indicate le proporzioni ideali per l'uomo. Tuttavia non sono presenti rappresentazioni visuali di quanto descritto. Così nei secoli successivi diversi artisti e studiosi si dedicano alla ricostruzione delle proporzioni indicate da Vitruvio.
La soluzione grafica non era banale, perché richiedeva di rappresentare l'uomo all'interno di un cerchio e di un quadrato, secondo alcune proporzioni vincolanti e aventi come centro l'ombelico.
Anche Leonardo recupera le teorie proposte dal De Architectura di Vitruvio e prova a disegnare l'uomo ideale.
In realtà l'Uomo Vitruviano che realizza non è solo una rappresentazione dei canoni vitruviani. Leonardo modifica alcuni dettagli sulla base dei propri studi empirici sull'anatomia, sull’ottica, sulla matematica e sull'arte.
Quindi potremmo dire che si parte dall'uomo vitruviano e si arriva all'uomo leonardesco. In comune c'è la volontà di collegare il divino con il terreno.
Vediamo la soluzione proposta da Leonardo.
Perché l'Uomo Vitruviano ha 4 braccia e 4 gambe?
Leonardo rappresenta lo stesso uomo con gli arti in due posizioni diverse.
“Homo ad quadratum”: l’uomo nel mondo terreno e misurabile
In una prima posizione l'uomo è in piedi, inscritto nel quadrato che tocca con mani e piedi. Non è un caso che la posizione sia "con i piedi per terra": ricordiamo che il quadrato è simbolo del mondo terreno.
In questa posizione sono esplicitate le proporzioni e le misure per realizzare l'uomo: ecco il perché delle linee verticali e orizzontali che si vedono su tutto il corpo.
Inoltre la gamba sinistra è ruotata in una posizione innaturale per mettere in mostra il piede, unità di misura del corpo ("piè fia la sectima parte dell’omo", cioè: il piede è un settimo dell’uomo).
“Homo ad circulum”: l’uomo al centro dell’Universo
Nella seconda posizione l'uomo è in uno stato sospeso (di certo incompatibile con lo stare in piedi).
Le mani e i piedi toccano la circonferenza esterna. Non vi sono riferimenti a misure, solo armonia rispetto al cerchio. Siamo decisamente in una dimensione "ultraterrena".
Per entrambe le rappresentazioni il busto rimane fisso: la posizione dell'ombelico è sempre la stessa.
Il significato dell'Uomo Vitruviano
Abbiamo visto che l'Uomo Vitruviano di Leonardo mostra la stessa persona che assume due posizioni diverse.
Le due posizioni consentono all'uomo di toccare entrambe le figure geometriche.
Il cerchio e il quadrato non sono concentrici, così come non lo sono il mondo divino e il mondo terreno.
Nonostante ciò, l'uomo è in grado di mediare tra i due mondi.
Si può costruire una figura geometrica partendo dall'altra, cioè passare da una dimensione all'altra, tramite le proporzioni ideali dell'uomo.
Se parti dal quadrato, rappresenti l'uomo secondo i canoni e le misure ideali, poi tracci una circonferenza con il centro nell'ombelico. Sei giunto nel mondo ultraterreno.
Se parti dalla circonferenza, ti poni al suo centro e lì tracci l’ombelico (il centro dell’uomo secondo Vitruvio). Poi costruisci l'uomo con le sue proporzioni ideali. Infine dalle misure dell'uomo puoi ricavare il resto del mondo "misurabile", cioè il quadrato.
In entrambi i percorsi l'uomo e lì, a rendere possibile il collegamento tra mondo terreno e universo divino, grazie alle sue proporzioni e al suo movimento.
Perché l'Uomo Vitruviano è così importante?
L'opera è importante per almeno 3 motivi.
È uno dei leggendari disegni realizzati da Leonardo.
Costituisce una soluzione universalmente apprezzata alla rappresentazione grafica dei canoni di perfezione dell'uomo.
Rappresenta tutto ciò che è importante nel Rinascimento. In una sola opera troviamo l'applicazione della ricerca rinascimentale su: arti figurative, storia, anatomia, matematica, fisica, filosofia, religione e simbolismo.
È un'opera universale, come la figura di Leonardo. È l'opera che condensa le aspirazioni e la natura del Rinascimento, in un solo foglio.
Si può vederlo dal vivo?
L'Uomo Vitruviano si trova a Venezia presso il museo delle Gallerie dell'Accademia. Per proteggerlo dalla luce e dall’umidità, il museo espone il disegno al pubblico solo per brevi periodi di tempo e in particolari occasioni, eventualmente comunicate nel sito.
La moneta da 1 Euro
Ora che sappiamo di più sull'Uomo Vitruviano di Leonardo, ricordiamoci che in tasca non stiamo tenendo solo una moneta da 1 €, ma il simbolo più emblematico del Rinascimento e, forse, del genere umano!