Seconda settimana di settembre: in questo periodo, come ogni anno, gli studenti ritornano in classe per un nuovo anno scolastico. Anche Cultura Aumentata celebra il “back to school” con una storia in tema: parliamo della nascita della scuola!
Ci chiederemo: come e quando l'umanità ha deciso di spostare l'educazione dei giovani fuori dal confine domestico, affidandola nelle mani di professionisti dedicati? Vediamo qualche aneddoto in giro per i secoli e per i continenti, per farci un’idea di come siamo arrivati a dare per scontata l’esistenza della scuola oggi!
La scuola nell’antichità 📜
I popoli dell’antica Mesopotamia furono tra i primi a fondare strutture scolastiche vere e proprie, nel IV millennio A.C.. I giovani Sumeri destinati a diventare scribi venivano formati su materie quali la contabilità, la religione, la geografia, la grammatica e l’aritmetica.
Circa duemila anni dopo, nel II millennio A.C., furono fondate le prime scuole in Egitto con lo scopo di formare i giovani alle funzioni amministrative dello stato. Le lezioni avvenivano spesso all’aperto ed erano riservate ai maschi.
Va però ricordato che nella storia antica le strutture scolastiche con classi di allievi non erano così diffuse: spesso si preferiva un rapporto uno a uno tra studente e insegnante.
La relazione insegnante-studente 👨🏼🏫
Sia nell’antica Grecia che nell’antica Roma, ma anche in paesi quali l’India, gli studenti venivano istruiti da tutor privati.
Per esempio in India gli studenti erano soliti traslocare a casa del proprio maestro, o quantomeno nelle vicinanze della sua abitazione. Questo permetteva loro di trascorrere le giornate con lui e di apprendere meglio il suo sapere.
L'insegnante, anche chiamato ‘guru’, coinvolgeva gli studenti nelle proprie faccende quotidiane instaurando un rapporto che veniva considerato quasi sacro. Tra le materie praticate ricordiamo le scienze, la matematica, ma anche le arti, la meditazione, e lo yoga.
Il rigore delle punizioni 💥
Oltre al rapporto uno a uno, un’altra differenza fondamentale con il giorno d’oggi consisteva nelle punizioni corporali, che non mancavano ad arrivare qualora lo studente non si rivelasse all’altezza delle aspettative del maestro.
Mentre i nostri nonni potrebbero ricordare i giorni passati sui ceci per essersi dimenticati l’Infinito di Leopardi, i giovani dell’antica Roma se la passavano ancora peggio e dovevano temere la ferula, una canna al cui interno erano inseriti dei chiodi di legno, e la scutica, anche conosciuta come virgola, una frusta composta da strisce di cuoio!
Le prime scuole in Europa 🏫
Le prime strutture scolastiche nell’odierna Europa vennero aperte verso il V secolo A.C. nell'antica Grecia e a metà del IV secolo A.C. nell’antica Roma.
Estrema importanza veniva data all’attività fisica: un caso eclatante è sicuramente Sparta dove le scuole erano più simili alle nostre caserme. Qui gli studenti venivano istruiti sull’arte della guerra, ed erano spesso malnutriti ed incoraggiati a rubare il cibo per sostenersi!
Fortunatamente Sparta costituì un caso estremo e sia i Romani che gli Ateniesi bilanciavano l'importanza dell'attività fisica con materie quali politica, retorica, astronomia, geografia, letteratura, musica e mitologia.
Testi e cancelleria 📖
Infine non ci si può dimenticare che la cancelleria era ben diversa da quella di oggi. I libri all’epoca erano ancora oggetti di estremo valore ed erano rarissimi, motivo per cui la conoscenza mnemonica rimase fondamentale per secoli.
Gli studenti imparavano a scrivere su tavolette di cera ed usavano frammenti di ceramica per gli esercizi. I papiri erano usati sporadicamente dato il loro alto valore ed erano concessi solo agli studenti che dimostravano eccezionali doti di apprendimento.
La pedagogia nel Medioevo
Il ruolo delle religioni ⛪️
Con l’arrivo del Medioevo, religioni monoteiste quali il Cristianesimo e l’Islam divennero centrali nell’educazione.
In Europa i monasteri divennero veri e propri centri della cultura il cui compito era preservare la conoscenza acquisita nei secoli precedenti.
Col tempo, anche gli studenti che non desideravano intraprendere un percorso religioso vennero ammessi a questi istituti dove potevano imparare l'aritmetica, la logica, la grammatica, la retorica, il latino e, ovviamente, i testi sacri. Furono proprio queste scuole che pian piano si trasformarono nelle prime università europee.
L’Islam e le madrasa 🕌
Il monopolio dell’istruzione in mano ai luoghi di culto non fu un fenomeno solamente europeo. Dall’altro lato del Mediterraneo, l’Islam svolgeva lo stesso ruolo.
Se da noi il sapere era conservato in immense librerie in monasteri sperduti, nel deserto del Sahara e nel Medio Oriente innumerevoli madrasa nascevano per insegnare ai ragazzi i principi fondanti dell’Islam insieme ad altre materie quali matematica, medicina, astronomia, chimica e zoologia.
L'università più antica del mondo
A molti di noi potrebbe giungere come sorpresa che, nonostante l'Università di Bologna sia celebrata come la più antica del mondo, è l'Università di al-Qarawiyyin a Fes, in Marocco, a detenere tale titolo, precedendo Bologna di ben due secoli!
La confusione sorge dal fatto che al-Qarawiyyin è stata formalmente riconosciuta come università statale dal Marocco solo nel 1963, mentre prima deteneva lo status di madrasa.
Nonostante ciò molti storici - e pure il Guinness dei primati - considerano al-Qarawiyyin l'università più antica del mondo, se per università si intende un istituto di istruzione superiore.
La stampa
Nel 1543 una nuova tecnologia avrebbe per sempre rivoluzionato il sistema scolastico: la stampa moderna. Il primo libro stampato con questa tecnica fu la Bibbia.

In poco tempo le officine di stampa si diffusero in tutta Europa e i libri persero la loro aura mistica di oggetti riservati a pochi: da questo momento il sapere poteva giungere a chiunque fosse interessato alla conoscenza di un argomento: era molto più semplice ottenere una copia stampata o ricercarla in una biblioteca, piuttosto che recarsi in un monastero.
L’Italia moderna 🇮🇹
Ora facciamo un salto di qualche secolo e concentriamoci sull’Italia.
Il seme della prima scuola gratuita
La prima scuola gratuita e aperta a tutti in Europa fu avviata all’inizio del 1600 a Roma: erano le Scuole Pie di Giuseppe Calasanzio, il primo dei padri scolopi.
Sarebbero trascorsi altri 2 secoli prima che l’idea dell’istruzione pubblica fosse adottata ufficialmente dai paesi europei, rendendo l’educazione gratuita ed accessibile a tutti i cittadini, come accade oggi.
Le legge Casati
In Italia fu la legge Casati del 1861 a sancire l'obbligo e la gratuità del primo biennio dell'istruzione elementare.
Va detto che nonostante la legge menzionata avesse delle ripercussioni per coloro che non vi si attenessero, furono moltissimi i genitori che la ignorarono completamente.
La riforma Gentile
Nel contesto del governo Mussolini, nel 1923 l'Italia vide l'introduzione della riforma Gentile, con cui l’obbligo scolastico fu esteso fino ai 14 anni.
La riforma stabiliva inoltre un accesso alle scuole medie e superiori più selettivo, e fu introdotto l'insegnamento della religione cattolica come materia obbligatoria nelle scuole elementari.
Il retaggio culturale oggi ancora molto diffuso per cui il liceo è la scuola secondaria più prestigiosa (e il liceo classico sopra tutti gli altri) deriva dalle consuetudini sociali di questo periodo.
La Costituzione Italiana
Con la stesura della Costituzione Italiana nel 1947, l'istruzione guadagnò una posizione di primo piano nella legislazione italiana.
Uno dei principi fondamentali enunciati nella Costituzione è la libertà di insegnamento, che si riflette nella frase "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento" (Art. 33, qui il testo completo).
La legge Codignola
Negli anni successivi, l'Italia ha continuato a vedere ulteriori sviluppi nel suo sistema educativo.
Nel 1969, la Legge Codignola ha garantito l'accesso all'istruzione universitaria a tutti i diplomati, indipendentemente dal tipo di scuola secondaria da cui provenivano.
Lo stesso anno, l'esame d'ammissione al liceo classico è stato eliminato, facilitando l'accesso a questo tipo di istruzione.
Insomma, una cosa è chiara da questo breve excursus di aneddoti: esiste un filo conduttore che accomuna la scuola negli ultimi millenni, ed è la sua continua tendenza al cambiamento. Quando la frequentiamo da giovani ci sembra un’istituzione così immutabile, poi da adulti scopriamo che non conosciamo più le regole della scuola attuale, perché sono cambiate!
Con questi pensieri in mente non ci resta che fare gli auguri a tutti gli studenti, per un anno scolastico ricco di cultura “aumentata” e soddisfazioni! 😉