Parigi nell'Ottocento (10+1 curiosità)
La tua dose settimanale di cultura generale! || Edizione del 142° giovedì || 4 min. di lettura
Parigi, Ottocento: tra modelle, grandi magazzini e assenzio da poeti maledetti, nasce lo shopping come lo conosciamo. In questa città, ogni angolo racconta una storia di rivoluzioni sociali, moda, arte e invenzioni che hanno cambiato il mondo. Pronti a fare un viaggio tra abiti di moda, boulevards luminosi e prime fotografie aeree? Benvenuti nella Parigi che inventò lo shopping… e il divertimento!
🍷 Che storia!
L’aneddoto della settimana.
L’anno in cui nacque la moda moderna.
Il 1858 ha segnato un punto di svolta nel mondo della moda. Prima di allora, le dame dell’aristocrazia portavano ai sarti disegni o descrizioni degli abiti che volevano, spesso copiando la moda di corte.
Charles Frederick Worth, un inglese trapiantato a Parigi, ribaltò questa dinamica: fu lui a proporre modelli, a creare collezioni stagionali, a dettare le tendenze. Aprì la sua maison in rue de la Paix e inventò la figura del couturier, lo stilista.
La sua innovazione dirompente fu creare abiti su manichini viventi - le prime modelle - che li indossavano nei saloni per mostrare le proposte alle clienti, tra cui l’imperatrice Eugenia. Da quel momento, Parigi divenne la capitale mondiale della moda.
Nello stesso periodo, Aristide Boucicaut, proprietario di un negozio chiamato Le Bon Marché, ebbe l’intuizione di esporre i prezzi fissi su ogni articolo e di trasformare le vetrine in veri e propri spettacoli. Nacque così il concetto di shopping come svago.
I grandi magazzini crearono una nuova figura professionale, la vendeuse (commessa), e furono tra i primi luoghi dove le donne della borghesia potevano muoversi liberamente senza essere accompagnate.
⚡️ Pillole 10 x 10 → Parigi nell’Ottocento
Dieci curiosità da dieci secondi. Per conoscere, stupirsi, riflettere.
72 giorni che fecero la storia. Nel 1871, durante i 2 mesi e mezzo della Comune di Parigi, la città in rivolta fu governata da operai e artigiani. Fu un esperimento di democrazia diretta che ispirò movimenti socialisti e anarchici in tutto il mondo.
La Ville Lumière: Parigi è soprannominata così in quanto fu una delle prime città al mondo ad avere l’illuminazione pubblica sistematica, dapprima con lampioni a gas, poi con l’elettricità. Questa rivoluzione non solo migliorò la sicurezza delle strade, ma trasformò completamente la vita notturna.
L’arte conquistata e restituita. Nel 1803 Napoleone non solo arricchì il Louvre con le opere d’arte trafugate durante le campagne militari, ma lo rinominò “Musée Napoléon”. Molte di queste furono restituite dopo Waterloo, anche grazie alla mediazione dello scultore italiano Antonio Canova.
Parigi in vetrina. La città ospitò 5 Esposizioni Universali, dove venivano presentate le più recenti invenzioni tecnologiche. L’EXPO del 1889 vide la costruzione della Torre Eiffel, inizialmente pensata come struttura temporanea.
La nascita dell’Impressionismo. Il critico Louis Leroy, colpito negativamente dal quadro “Impression, soleil levant” di Monet, scrisse una recensione sarcastica sugli artisti che dipingevano en plein air, chiamandoli “impressionisti” come insulto. Quello che era uno scherno divenne il nome di uno dei movimenti artistici più amati della storia.
Montmartre in rosso. Il Moulin Rouge aprì nel 1889 nell’allora malfamato quartiere di Montmartre. Il celebre can-can era considerato scandaloso perché le ballerine mostravano le gambe e la biancheria intima.
La fata verde: così veniva chiamato l’assenzio, bevanda preferita di artisti e scrittori. Conteneva tujone, una sostanza allucinogena che contribuì alla sua leggenda di droga degli artisti e dei poeti maledetti.
L’invenzione che salvò il cibo. Louis Pasteur sviluppò la pastorizzazione intorno al 1860 all’École Normale Supérieure di Parigi per risolvere i problemi di fermentazione del vino francese. Il processo, che migliorò la sicurezza alimentare, consisteva nel riscaldare liquidi a temperature precise per uccidere i batteri nocivi.
La magia del cinema. Georges Méliès, illusionista e proprietario del Théâtre Robert-Houdin a Parigi, scoprì per caso gli effetti speciali nel 1896 quando la sua cinepresa si inceppò. Riprendendo a girare, vide che nell’inquadratura un autobus sembrava trasformarsi magicamente in un carro funebre. Questo “trucco” accidentale ispirò il mago parigino a creare il primo cinema fantastico anche grazie all’introduzione del montaggio.
Parigi dall’alto. Nadar (Gaspard-Félix Tournachon) fu il primo a fotografare Parigi da una mongolfiera nel 1858, inventando così la fotografia aerea. Il suo studio sul Boulevard des Capucines ospitò anche la prima mostra degli Impressionisti.
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Perché Parigi piace a tutti? → Lunedì prossimo su Cultura 360.
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Sappi che non è un caso. A un certo punto della storia, una persona ha voluto costruire la città per stupire (e ha avuto carta bianca per farlo). Lunedì ti sveliamo il segreto urbanistico che ha donato a Parigi l’atmosfera di cui gode ancora oggi.
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Giovanbattista & lo staff di Cultura Aumentata
È la curiosità che mi fa svegliare alla mattina.
— Federico Fellini