Il paradosso della linea costiera (e altre pillole di cultura generale)
Cultura Aumentata - Newsletter n° 65 - Tempo di lettura: 7 minuti
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- Strano ma vero -
💡 Sulla Terra esistono all’incirca 2,5 milioni di formiche per ogni essere umano.
- La domandina -
🕵️♂️ Quante persone hanno messo piede sulla Luna?
a) 21 astronauti, tra statunitensi, russi e giapponesi
b) 16 astronauti, tra statunitensi e russi
c) 12 astronauti, tutti statunitensi
d) 9 astronauti, tra statunitensi e russi
(Trovi la risposta in fondo alla newsletter)
- Cultura visuale -
Il sito archeologico
Le Piramidi di Teotihuacan, Messico
Di che si tratta
Le Piramidi di Teotihuacan sono tra le più affascinanti rovine mesoamericane, situate a circa 40 chilometri da Città del Messico. Si tratta di un sito archeologico patrimonio dell UNESCO, tra i più visitati del Messico per la sua maestosa e misteriosa atmosfera.
Teotihuacan al tempo fu una delle più grandi città precolombiane delle Americhe, nonché il centro cerimoniale principale della sua epoca. Tuttavia sappiamo poco della civiltà che la realizzò. La città venne fondata intorno al 100 a.C. e raggiunse l'apice tra il 250 e il 600 d.C., con una popolazione stimata di 125 mila abitanti.
Strutture principali e loro altezze
La Piramide del Sole - (Sullo sfondo nella foto) È l’edificio più grande del sito e una delle più grandi costruzioni di questo tipo in Mesoamerica. Raggiunge un'altezza di circa 65 metri e ha una base che misura 225 metri per lato.
La Piramide della Luna - (Punto da cui è stata scattata la foto) Nonostante sia leggermente più piccola della Piramide del Sole, con un'altezza di circa 43 metri, è ugualmente imponente e si trova all'estremità settentrionale della “Via dei Morti”, un'ampia strada che attraversa il centro della città.
Strutture più basse - Lungo la Via dei Morti si trovano diverse piattaforme e templi minori, che variano in altezza ma non si avvicinano alle due grandi piramidi. Queste strutture servivano per cerimonie e funzioni pubbliche legate alla religione e alla politica della città.
Le piramidi erano centri di attività religiose, e si ritiene che fossero luoghi di riti, sacrifici e comunicazione con il divino. L’idea e l'orientamento delle piramidi hanno influenzato altre culture mesoamericane, inclusi il popolo Maya e gli Aztechi, che costruirono città e luoghi di culto simili in stile e struttura.
- Cultura scientifica -
Matematica
Il paradosso della linea costiera
E se vi dicessi che in realtà è impossibile definire con precisione la lunghezza di una costa?
Il paradosso della linea costiera parla proprio di questo, chiamando in causa la matematica dei frattali, la quale si occupa di strutture geometriche che si ripetono a scale sempre più piccole.
Di che si tratta?
Il paradosso, noto anche come “effetto frattale della linea costiera”, mostra che è impossibile conoscere con precisione la lunghezza di un tratto costiero, poiché la lunghezza che rileviamo non è mai fissa, ma aumenta all'aumentare della precisione con cui viene misurata.
Per spiegare meglio il concetto, possiamo immaginare di misurare un tratto costiero in 5 modi diversi:
da un elicottero in alta quota. Partiamo da un punto e arriviamo in fondo al tratto costiero. Misuriamo la distanza percorsa e abbiamo un valore.
Poi proviamo a misurare il tratto costiero passeggiando sulla terraferma con una barra lunga 1 metro, contando quante volte la posiamo lungo il terreno. Otterremo un altro valore più preciso e più alto del precedente.
Se diminuiamo ulteriormente la lunghezza della barra, ad esempio utilizzando una riga di 30 centimetri, la lunghezza misurata aumenta ancora perché possiamo adattarci meglio alle piccole curve e agli angoli della costiera.
Poi saliamo su una barchetta e immaginiamo di fare aderire un metro morbido da sarto a tutte le increspature della roccia. Otterremo un valore ancora più alto di quello rilevato con il metro rigido.
Infine ci armiamo di microscopio elettronico, e con ancora più pazienza misuriamo le irregolarità presenti sulla superficie rocciosa e sui granelli di sabbia che compongono la costa. Otterremo un valore estremamente più alto, e pur sempre corretto…
Volendo potremmo proseguire con una scala di precisione di livello atomico…
L'idea di fondo è che la costiera ha una geometria frattale, il che significa che presenta una complessità dettagliata a qualsiasi scala la si osservi. Nei frattali, questo comportamento si ripete a livelli sempre più dettagliati, e teoricamente, con uno strumento di misurazione infinitamente piccolo, la lunghezza della costiera tenderebbe all'infinito.

Questo paradosso ha implicazioni pratiche. Ad esempio, nella cartografia e nella misurazione dei confini territoriali, si sceglie una scala di misurazione standard, compromesso tra praticità e precisione, per determinare i valori accettati universalmente. Altrimenti i confini e le coste potrebbero avere la lunghezza che scegli tu!
- Cultura umanistica -
Storia
La bolla speculativa dei tulipani nel ‘600
Quello dei tulipani è un episodio storico che è sempre bene ricordare, spesso considerato come la prima bolla speculativa della storia moderna.
Contesto storico ed economico
Nel XVII secolo, i Paesi Bassi vivevano il loro “Secolo d'Oro”, un periodo di grande prosperità economica, culturale e scientifica, spinte dal commercio marittimo, dalle finanze e dalla tecnologia.
Amsterdam, in particolare, divenne un importante centro finanziario e commerciale, famoso per la sua borsa e per il suo porto trafficato.
Perché proprio i tulipani?
In questo contesto di prosperità, i tulipani, introdotti dalla Turchia, divennero estremamente popolari tra i ricchi mercanti olandesi come simbolo di status e di elevate possibilità economiche.
Ciò che accrebbe il loro valore fu la loro rarità, esacerbata dalle difficoltà di coltivazione e dalla presenza di virus che potevano creare variazioni di colore uniche e irripetibili nei petali, molto desiderate dai collezionisti.
Inizia la speculazione
L’arrivo della bolla fu alimentato da due fenomeni:
Rarità: come accennato, alcuni tulipani erano estremamente rari e visivamente straordinari, il che li rendeva oggetti di desiderio.
Innovazioni finanziarie: l'introduzione di contratti di vendita a termine permise agli operatori di comprare e vendere bulbi che non erano nemmeno stati ancora raccolti. Questo tipo di contratto giocò un ruolo chiave nell'amplificare la speculazione e il successivo crollo dei prezzi.
Il ciclo della “bolla” iniziò intorno al 1634, quando la domanda di bulbi iniziò a superare l'offerta. I prezzi dei bulbi cominciarono a salire in modo esponenziale, non tanto per il valore intrinseco del fiore, quanto per la speculazione sulla loro rarità futura.
Puoi immaginarlo un po’ come il gioco delle sedie: nessuno vuole essere colui che rimane senza sedia quando la musica si ferma, ossia senza bulbi di tulipano da vendere quando il prezzo sarà ancora più alto.
La fase di euforia
Durante il picco della bolla, tra il 1636 e il 1637, i prezzi raggiunsero livelli astronomici. Alcuni bulbi di tulipano rari venivano scambiati per prezzi equivalenti a case nei migliori quartieri di Amsterdam. In questo periodo tutto sembrava possibile: la gente comune abbandonava i propri lavori per commerciare bulbi di tulipano.
Il crollo
La bolla scoppiò all'inizio del 1637.
Spesso, il crollo di una bolla speculativa è innescato da un evento specifico che scuote la fiducia del mercato. Nel caso della bolla dei tulipani, alcuni storici suggeriscono che potrebbe essere stata una particolare asta di bulbi a Haarlem, durante la quale le vendite furono inferiori alle attese. Questo episodio potrebbe aver segnato il momento in cui la fiducia collettiva si ruppe, spingendo tutti a vendere in fretta per evitare ulteriori perdite.
Il crollo fu anche alimentato da un cambiamento nel contesto sociale e psicologico. La frenesia speculativa aveva attirato molti operatori che erano estranei al commercio tradizionale dei bulbi e che entrarono nel mercato solo per approfittare dell'apparente facile guadagno. Quando i prezzi iniziarono a scendere, il panico si diffuse rapidamente tra questi investitori inesperti, molti dei quali si affrettarono a liquidare i loro investimenti a qualsiasi prezzo.
Le quotazioni calarono vertiginosamente, lasciando molti speculatori con grandi perdite e bulbi che valevano solo una frazione di quanto avevano pagato: come in molti episodi simili nella storia economica, il ritorno alla realtà fu brusco e doloroso per molti coinvolti.
La lezione da imparare (e che la storia ci mostra che non impariamo mai)
La bolla dei tulipani serve come un potente monito sulle dinamiche delle bolle speculative. Mostra chiaramente come anche beni di dubbia utilità intrinseca possano raggiungere prezzi astronomici se alimentati da euforia collettiva e speculazione. È un esempio perfetto di come le aspettative di guadagni futuri sopravvalutate possano distorcere completamente il valore reale degli oggetti.
P.S. La risposta della domandina è:
c) 12 astronauti, tutti statunitensi 🧑🚀