Musei d'Europa (10+1 curiosità)
La tua dose settimanale di cultura generale! || Edizione del 133° giovedì || 4 min. di lettura
Da quando papa Sisto IV regalò alcune statue al popolo romano, l’Europa ha riempito ogni angolo con musei che raccontano storie, esperimenti (anche fallimenti) e passioni. Oggi citiamo dieci sale davvero insolite e scopriamo perché custodire la memoria è un’avventura, non un rituale noioso.
Biglietto in tasca e andiamo!
🍷 Che storia!
L’aneddoto della settimana.
Il museo più antico d’Europa: la storia dei Musei Capitolini.
La nascita ufficiale dei Musei Capitolini risale al 1471, quando papa Sisto IV della Rovere decise di donare al popolo romano una serie di importanti sculture antiche.
Tra queste figuravano opere iconiche come la Lupa Capitolina, il Galata morente e lo Spinario, trasferite dal Laterano al Palazzo dei Conservatori, sul Campidoglio.
L’atto era rivoluzionario per l’epoca: fino ad allora le collezioni artistiche e archeologiche erano custodite in palazzi privati o nelle residenze papali, accessibili solo a nobili, studiosi o diplomatici. Con la donazione, per la prima volta una collezione di opere d’arte veniva messa stabilmente a disposizione della cittadinanza, senza vincoli di status o appartenenza a élite ristrette.
Nel corso dei secoli, il nucleo originario si arricchì grazie a nuovi lasciti e acquisizioni, fino a includere anche il Palazzo Nuovo e, nel Settecento, l’esedra progettata da Michelangelo. Questo continuo ampliamento ha permesso ai Musei Capitolini di evolversi da semplice raccolta civica a istituzione culturale vera e propria.
Per questo motivo, i Musei Capitolini sono oggi considerati il museo pubblico più antico del mondo: un’idea nata oltre 550 anni fa, che ha aperto la strada a tutti gli altri musei europei come luoghi di conoscenza condivisa e patrimonio collettivo.
⚡️ Pillole 10 x 10 → Musei d’Europa
Dieci curiosità da dieci secondi. Per conoscere, stupirsi, riflettere.
Il Louvre, da fortezza a icona di tutti i musei. Oggi è il museo più visitato al mondo, ma in origine il Louvre di Parigi era una fortezza medioevale, costruita da Filippo II nel XII secolo. Solo nel 1793, durante la Rivoluzione francese, aprì come museo pubblico. Oggi, percorrendo la sala sotterranea con le fondamenta, si possono ancora vedere i resti delle mura originali.
Toilet-tour. In Europa più di un museo è dedicato alla storia dei servizi igienici: si possono visitare collezioni a Praga, a Kiev e a Gmunden in Austria. Tra i pezzi più importanti ci sono vari modelli di water e collezioni di carta igienica vintage. Questi musei attirano curiosi da tutto il mondo che vogliono scoprire come l’umanità abbia affrontato le proprie necessità fisiologiche nei secoli.
British Museum senza sosta. Il British Museum di Londra è gratuito dal 1759 e ospita oltre 8 milioni di oggetti. È uno dei pochi musei al mondo che non ha mai chiuso per più di sei giorni consecutivi in oltre 260 anni di storia. La sua collezione è talmente vasta che, anche visitandolo ogni giorno per un anno, sarebbe impossibile vedere tutto con attenzione.
Il Prado in esilio. Durante la guerra civile spagnola (1936-1939), i capolavori del Prado furono imballati e trasportati in segreto in Svizzera per salvarli dai bombardamenti. Rientrarono a Madrid solo dopo la fine del conflitto, senza aver subito danni.
I gatti dell’Ermitage. Al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo vivono decine di gatti, eredi dei felini introdotti nel XVIII secolo per tenere lontani i topi dalle opere d’arte. Oggi hanno persino un piccolo “passaporto felino”. Ogni anno viene organizzata una festa a loro dedicata, con visite guidate speciali per incontrare i celebri “guardiani pelosi”.
Uffizi e Sofonisba. La Galleria degli Uffizi custodisce il primo autoritratto femminile, di Sofonisba Anguissola, una delle prime artiste donne a ottenere fama internazionale nel Cinquecento.
In Svezia c’è il museo del fallimento. Questo museo raccoglie i più grandi flop commerciali della storia, dalla Coca-Cola trasparente ai jeans profumati Diesel. L’obiettivo è celebrare l’importanza del fallimento nell’innovazione, mostrando come grandi aziende abbiano imparato dai propri errori. Tra i pezzi più curiosi c’è il Newton MessagePad di Apple, precursore dell’iPad ma commercialmente disastroso.
Parigi sotterranea. Il museo delle fogne (Musée des Égouts) situato nelle vere infrastrutture di Parigi, racconta la storia del sistema fognario reso celebre da Victor Hugo ne “I Miserabili”. I visitatori possono camminare attraverso le gallerie sotterranee ancora funzionanti, osservando i ratti e respirando gli odori autentici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, queste fogne servirono come rifugio per la Resistenza francese.
Memorie d’amore. Il museo delle relazioni interrotte a Zagabria in Croazia espone oggetti donati da persone che raccontano storie di amori finiti, dalle cose più normali a quelle più strambe, come un’ascia usata metaforicamente per “dare un taglio” al passato... L’effetto è catartico: si passa dal sorriso alla riflessione profonda. È un luogo dove i ricordi dolorosi diventano empatia condivisa.
Patatine e pane in mostra. In Europa ci sono decine di musei dedicati al cibo e alla gastronomia. Dal museo del cioccolato di Bruxelles all’Heineken Experience ad Amsterdam, questi musei dimostrano come il cibo possa diventare una forma di narrazione storica, un’esperienza sensoriale e un veicolo di identità culturale. Tra i più curiosi ci sono il Frietmuseum, dedicato alle patatine fritte, il Museum der Brotkultur sulla produzione del pane e il Gingerbread Museum.
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Riconoscere le città viste dall’alto (3ᵃ puntata) → Lunedì prossimo su Cultura 360.
Dalle sale all’oblò: Europa dall’alto. Hai fatto il pieno di musei? Ora alza lo sguardo. Lunedì su 💎 Cultura 360 arriva la terza puntata del nostro quiz satellitare. Riuscirai a distinguere Barcellona da Parigi? Scoprirai diversi schemi urbani, porti a stella e piazze che sono la firma della città in cui si trovano.
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A giovedì prossimo, con nuove curiosità in formato tascabile.
Giovanbattista & lo staff di Cultura Aumentata
È la curiosità che mi fa svegliare alla mattina.
— Federico Fellini