Siamo abituati ad attraversare le stazioni di corsa, tra persone in ritardo, viaggiatori distratti, pendolari assonnati e qualche artista di strada.
Oggi fermiamoci un attimo e scopriamo la storia del primo sistema di trasporto di massa che ha influenzato lo sviluppo delle grandi città e cambiato radicalmente la vita di milioni di persone.
Dove nasce la metropolitana?
Nel corso del XIX secolo Londra diventa la città più grande del mondo, nonché la capitale politica e finanziaria. A questa crescita corrisponde un aumento esponenziale degli abitanti, che arriveranno a raggiungere i 3 milioni negli Anni 60 dell’800.
È proprio in questo periodo, nel pieno della seconda rivoluzione industriale, che l’espansione inarrestabile della city e della mole di persone che la attraversano rende necessaria la messa a punto di un nuovo sistema di trasporto di massa. Le strade non sono più adeguate e i mezzi a disposizione non bastano più. La soluzione verrà trovata scavando un po’ più a fondo. Sì, proprio nel sottosuolo.
La prima metropolitana nella storia 🚇
Nel 1860 si sviluppa la Metropolitan Railway Company, che darà il nome alla prima linea metropolitana, la Metropolitan Line.
Inaugurata il 10 gennaio 1863, la prima metro percorre Londra da Farringdon a est fino a Paddington a ovest.
I primi treni adibiti a questo servizio sono a vapore, alimentati a coke e illuminati con lampade a gas. Percorrono tunnel sotterranei impiegando 18 minuti da un capolinea all’altro.

È un cambiamento epocale. Nel primo anno la linea trasporterà 9,5 milioni di persone. Nel 1884 i treni in servizio arriveranno a superare gli 800. Il vero punto di svolta, però, arriva nel 1905 con l’elettrificazione e la nascita della prima linea interamente sotterranea.
Il significato di “metropolitana” 📖
Il termine “metropolitana” deriva proprio dal nome della prima compagnia londinese, la Metropolitan Railway Company, e indica tutti i sistemi di trasporto urbano e suburbano su rotaia che utilizzano una sede indipendente dalla viabilità ordinaria. Sono destinati al trasporto di una grande quantità di persone nelle aree metropolitane e non sono solo sistemi sotterranei, ma possono anche attraversare la superficie o, talvolta, essere sopraelevati.
Come si costruisce una metropolitana 👷
Il metodo “Cut and Cover”
Il metodo utilizzato inizialmente per scavare i tunnel sotterranei, definito “cut and cover”, consiste nello scavare per tutta la lunghezza della tratta, spostando le reti di servizio, per poi ricoprire la strada e rifarla interamente. Conosciuto anche come “Metodo Milano”, è stato utilizzato per realizzare le linee 1 e 2 della metropolitana del capoluogo lombardo.
Il metodo “Shield” e l’uso delle talpe
Nel 1866 Londra opta per un altro metodo, definito“Shield” (scudo) utilizzato già anni prima per scavare il tunnel sotto il Tamigi.
In questo caso si realizzano scavi verticali in punti strategici della città, vi si inserisce un macchinario con un grande disco di ferro, largo quanto il tunnel che si deve realizzare. Scavando la terra e rinforzando man mano la parete, si avanza orizzontalmente spingendo in avanti lo “scudo”, fino a creare una galleria circolare di dimensioni ridotte, ma sufficienti per far passare un treno.
Oggi i macchinari per questo tipo di lavorazione sono chiamati “talpe”, o in gergo tecnico TBM (Tunnel Boring Machine).
Il nome “Tube”, con cui la metro di Londra è conosciuta in tutto il mondo, deriva proprio dalla forma circolare dei tunnel ottenuta attraverso questo metodo.
La metropolitana come simbolo della città
“Mind the gap!”, annuncia una voce all’arrivo del treno nelle stazioni londinesi. Scritta presente in tutte le banchine, significa “attenzione al vuoto”, e non è nient’altro che l’equivalente del nostro “allontanarsi dalla linea gialla”.
Questo semplice annuncio è divenuto identificativo dell’Underground di Londra in tutto il mondo. La metropolitana di Londra, infatti, non è solo la più antica, ma anche quella più strettamente legata all’immagine della città stessa, tanto da rappresentarne un simbolo nell’immaginario collettivo.
Alla sua forte caratterizzazione collaborano aspetti legati a quello che oggi definiremmo branding, l’espressione visiva e verbale di un marchio, il modo in cui imprime le sue caratteristiche uniche nella mente del pubblico.
La “grafica” della metropolitana 🖌️
Negli anni ’30 il graphic designer Harry Beck crea la mappa metropolitana più conosciuta, replicata e rappresentata.
Usando solo linee verticali, orizzontali e diagonali, Beck opta per una forte stilizzazione, che pone al primo posto la leggibilità, a scapito della riproduzione fedele della città. Al suo lavoro si ispireranno in seguito molte altre mappe.
A diventare particolarmente rappresentativa della metro di Londra e della città in generale sarà anche la segnaletica della Tube. Conosciuto come Roundel, il “the bar and the circle”, la barra e il cerchio con la scritta “Underground”, usato per la prima volta nel 1908, è ancora oggi il logo della Tube e uno dei simboli più noti e fotografati della città.
Non solo Londra: la nascita delle altre linee
La seconda linea sotterranea più antica del mondo, nonché la prima linea metropolitana dell’Europa continentale, è quella di Istanbul. La funicolare sotterranea detta “Tunel” viene inaugurata nel 1867 ed è attiva ancora oggi.
La prima linea a più stazioni è, invece, quella della metropolitana di Budapest, costruita nel 1896.
La U-Bahn di Berlino nasce nel 1902, mentre due anni prima, in occasione dell’Esposizione Universale, Parigi inaugura la sua metropolitana, la “Chemin de Fer Métropolitain”.
Il fascino del Metrò parigino 🇫🇷
La metropolitana parigina, o meglio, il Metrò, si distingue per il fascino dello stile Art Nouveau, rappresentato in particolare dalle famose edicole metalliche disegnate da Hector Guimard nel 1899.
Non a caso a Parigi è presente persino una fermata-fantasma adibita esclusivamente a set cinematografico, la Porte de Lilas-Cinéma, dove sono state girate scene de Il favoloso mondo di Amélie.
In svariate stazioni della capitale francese si possono trovare installazioni artistiche molto suggestive. Tra le più famose vi è la stazione Arts et Métiers, ricoperta di rame, con ingranaggi e oblò ispirati al grande romanzo di Jules Verne “Ventimila leghe sotto i mari”.
Le metropolitane più estese del mondo 🌏
La metropolitana più grande al mondo è quella di Pechino, risalente agli anni ‘70 e con una rete in continuo sviluppo. Attualmente supera gli 815 km di lunghezza.
Quasi a pari merito con la precedente vi è la metro di Shangai, inaugurata nel 1993 ed estesa per 800 km.
Londra si ferma a 402 km.
La “Subway” di New York (399 km) vanta però un altro primato: è la prima metropolitana ad offrire un servizio 24 ore su 24 attivo tutti i giorni della settimana.
Con i suoi 461 km di lunghezza, la metro di Mosca è nota per il suo valore artistico: ben 44 delle sue stazioni sono considerate patrimonio culturale, da visitare oltre che da attraversare. Una particolarità di questa metro risiede nella voce che annuncia le stazioni: femminile o maschile in base alla direzione dei treni, per facilitare l’orientamento alle persone non vedenti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la metro di Mosca, come quella di Londra, divenne rifugio antiaereo. Vi è inoltre una leggenda, o meglio, un’ipotesi che riguarda l’esistenza di una seconda linea metropolitana nei meandri più profondi del sottosuolo di Mosca.
La cosiddetta “Metro-2” sarebbe una rete parallela di tunnel segreti risalenti all’epoca di Stalin e destinati agli spostamenti governativi e istituzionali.
Le metropolitane in Italia: 7 città per 248 km di lunghezza 🇮🇹
In Italia la metropolitana è presente nelle città di Brescia, Catania, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino.
In totale si parla di 248 km (Regno Unito, Germania e Spagna si aggirano intorno ai 650 km). Sono circa 2,7 milioni i connazionali che la utilizzano ogni giorno come principale mezzo di trasporto.
Napoli
Il primo esempio di servizio ferroviario con stazioni sotterranee risale al 1925, con la costruzione di una linea elettrificata a doppio binario, che attraversa Napoli da ovest a est.
Roma
La prima metropolitana propriamente intesa nasce nel 1955 a Roma ed è quella che diventerà la linea B.
A Roma è in corso di completamento la linea C, la terza linea, che attraversa la parte sud-orientale della città, la prima in Italia con convogli automatici senza guidatore. La storia della linea C comincia negli anni ‘90, ma svariate vicissitudini, tra cui il rinvenimento di manufatti di epoca romana, ne hanno rallentato la realizzazione e il completamento, attualmente previsto entro il 2025.
Milano
Milano inaugura la sua prima linea nel 1964 e la seconda nel 1969. Progressivamente si delineeranno cinque linee, note come la “rossa”, la “verde”, la “gialla”, la “blu” e la “lilla” e Milano diventerà la città con la metropolitana più estesa d’Italia, con 102,5 km. La Capitale conta solo 60 km di linea metropolitana.
La stazione più bella d’Europa 🇪🇺
La bellezza, si sa, è soggettiva, ma la stazione Toledo di Napoli non può che lasciare a bocca aperta.
Il Daily Telegraph di Londra l’ha inserita al primo posto tra le stazioni metro più belle d’Europa.
Progettata dall’architetto Oscar Tusquets, presenta resti delle mura aragonesi emerse durante gli scavi ed è decorata da mosaici e opere di artisti come Achille Cevoli, Francesco Clemente e Robert Wilson.
Particolarmente ammirata e suggestiva è l’opera “Crater de luz”, un grande cono di luce che attraversa tutti i livelli della stazione, dalla strada ai sotterranei, richiamando la discesa verso il centro della terra attraverso colori e giochi di luce.
Conclusioni 💭
Visitare una città senza entrare nella sua metropolitana significa non conoscerla fino in fondo.
Non solo.
Dalla Tube di Londra in poi, le metropolitane sono diventate il simbolo dello sviluppo urbano: nascono nelle città più importanti e attrattive, possiedono un’identità di brand più forte di qualunque altro trasporto pubblico, richiedono capacità costruttive straordinarie, accorciano le distanze e trasportano ogni giorno milioni di storie, abitanti e stili di vita.