Hai presente le funzioni cinematografiche nei titoli di coda dei film? Sceneggiatura, fotografia, montaggio e tanti altri ruoli che spesso sfuggono alla nostra attenzione.
Oggi impariamo a riconoscere il loro apporto nei film che amiamo guardare.
Sì, perché i professionisti che ricoprono queste mansioni prendono decisioni in grado di modificare l’anima del film.
Un bravo regista è fondamentale, ma non basta a rendere un film un’opera memorabile. Per questo motivo agli Oscar e agli altri festival del cinema si premiano anche tutte le figure chiave della cinematografia.
I due mestieri più sottovalutati
Ad esempio, i due ruoli secondo me più sottovalutati dal pubblico sono:
lo sceneggiatore…
…e, ancor più, il direttore della fotografia!
La prova è nello stereotipo del regista dietro alla macchina da presa: un’immagine che tutti abbiamo in mente. In realtà questa rappresentazione non è veritiera, perché a stare dietro la macchina da presa e a studiare le inquadrature c’è il direttore della fotografia con il suo staff!

Se non hai mai compreso il significato di “fotografia” di un film o la differenza tra soggetto e sceneggiatura, oggi è il momento di fare chiarezza: conoscendo meglio le principali funzioni del cinema potrai goderti di più le scelte stilistiche e tecniche mentre guardi un film.
Allora partiamo con questo breve dizionario dei talenti nascosti dietro alla macchina da presa!
Il soggetto
“Da un’idea di…[nome autore]”
- - -
“Tratto da…[nome opera]”
È con queste formule che si indica il soggetto di un film nelle locandine e nei trailer. Sì, perché il soggetto di un film è una rapida descrizione della storia e dei personaggi attorno ai quali si vuole realizzare un film.
La sceneggiatura
“Scritto da…[nome autore]”
La sceneggiatura è il documento dettagliato con la storia e le istruzioni per girare il film: contiene le scene, i dialoghi, le azioni dei personaggi, nonché i luoghi e le atmosfere da riprodurre durante le riprese.
La sceneggiatura è scritta prima di realizzare il film ed è opera di un autore professionista, chiamato sceneggiatore. Data la complessità e l’importanza del documento, spesso gli sceneggiatori lavorano in coppia o anche in gruppo per elaborare la migliore storia possibile.
Una sceneggiatura ben scritta riesce a coinvolgere lo spettatore, a trasmettere emozioni e a far riflettere sulle tematiche affrontate: può fare la differenza tra un film che ci lascia indifferenti e uno indimenticabile.
“Scritto e diretto da…”
Il regista può far parte degli sceneggiatori, oppure no. Quando questo accade, è più facile notare un filo conduttore tra i vari film scritti e diretti dalla stessa persona. È un po’ come se si trattasse di episodi di uno stesso film, ambientati il luoghi diversi e con personaggi diversi! Ne sono un esempio i film di Woody Allen, molti dei quali sono scritti e diretti da lui stesso, da cui risulta il caratteristico stile narrativo.
Morale: quando i film di un certo regista ti sembrano simili tra loro, vai a curiosare se lo stesso regista è anche sceneggiatore (o se collabora sempre con gli stessi sceneggiatori). Scoprirai che spesso è così.
Come valutare la sceneggiatura di un film:
La trama si sviluppa in modo logico e coerente?
I dialoghi sono fluidi, interessanti, credibili?
I personaggi sono ben delineati?
Per cosa ricorderò questo film? Il suo tema mi ha coinvolto?
Poteva durare di meno, aveva bisogno di durare di più o andava bene così?
Ponendoci queste domande, potremo apprezzare meglio l'arte e il valore della sceneggiatura!
Sceneggiatura originale e non originale
La sceneggiatura di un film può essere ispirata a un’opera già esistente, come una rappresentazione teatrale o un libro famoso. In questo caso il soggetto è in comune e la sceneggiatura è detta “non originale”.
Un esempio è Forrest Gump, ispirato a un romanzo uscito qualche anno prima: il film ha vinto l’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale nel 1995.
In alternativa la sceneggiatura può essere un’invenzione degli autori o dello stesso regista, come nel film Parasite (sceneggiatura originale premiata agli Oscar nel 2019).
La regia
“Diretto da…[nome regista]”
Il regista è l’artefice della visione del film e il supervisore di ogni aspetto della sua lavorazione. Un bravo regista è un artista ma anche un manager, capace di guidare un'intera squadra nella creazione di un film che rispecchi le sue intenzioni. Non a caso in inglese il regista si chiama “director”.
Spesso i registi provengono da altre esperienze professionali, come il direttore della fotografia, lo sceneggiatore, il montatore, l’attore: maturano esperienza e prestigio nel proprio campo e poi passano al ruolo di regista.
Ad esempio, Christopher Nolan, regista noto per film come Dunkirk, Inception, The prestige e la trilogia di Batman, ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e montatore.
Come valutare l'impronta del regista quando si guarda un film:
Come ha scelto di raccontare la storia?
A quali scelte stilistiche ha dato più enfasi? (Visive, sonore, nella recitazione, nei dialoghi, etc.)
È stato creativo nel modo di rappresentare la storia?
Ha voluto rendere omaggio o ispirarsi a qualche opera del passato con un dettaglio scenico, una citazione, una scena, un cameo?
Come ha diretto gli attori e orchestrato le scene d'azione o di emozione?
Dove voleva portarmi con la mente? Quali emozioni voleva trasmettermi? È riuscito nel suo intento?
Ricorda che il regista ha l’ultima parola (e quindi la responsabilità) su tutte le decisioni artistiche prese nel film.
Differenza tra soggetto, sceneggiatura, regia
Per ricapitolare e fugare ogni dubbio: il soggetto è l'idea di base del film, la sceneggiatura è la storia sviluppata in dettaglio con dialoghi e descrizione delle scene, la regia è la supervisione artistica e gestionale di tutta la troupe cinematografica che lavora al film.
La fotografia
Ed eccoci al secondo ruolo più sottovalutato dagli spettatori: il direttore della fotografia! Il suo lavoro è cruciale per creare l'atmosfera e lo stile visivo che caratterizza un film.
Questa figura tecnico-artistica si occupa di scegliere le luci, i colori e le inquadrature e dà risalto agli elementi in scena. Lui e il suo staff si occupano direttamente anche delle riprese.
Attraverso l'uso sapiente della luce e delle inquadrature, il direttore della fotografia può enfatizzare gli stati d'animo dei personaggi e influenzare le emozioni e le percezioni dello spettatore: tonalità cupe per riflettere un ambiente ostile, colori più brillanti ed elementi in risalto rispetto allo sfondo per un’atmosfera leggera e divertente, toni desaturati mentre si avanza lungo una trincea per farci sentire tutta la tensione della guerra in attesa della prossima esplosione, e così via…
Esempi di eccellenti direttori della fotografia:
Vittorio Storaro: 3 Oscar alla fotografia, tra cui quello per L’ultimo imperatore.
Roger Deakins: 2 Oscar alla fotografia, tra cui quello per il film 1917.
Janusz Kaminski: 2 Oscar alla fotografia, tra cui quello per Schindler’s list.
Valutare la fotografia
Per apprezzare l'apporto del direttore della fotografia mentre guardi un film, presta attenzione ai dettagli visivi:
Luci e ombre utilizzate per mettere in risalto personaggi e oggetti.
Scelta dei colori e dei contrasti, per creare atmosfere, evidenziare stati d’animo e anche per veicolare un messaggio.
Tecniche usate per le inquadrature.
Composizione delle scene: alcuni fermi immagine sembrano dei veri e propri quadri!
Scenografia
Lo scenografo cura le ambientazioni e gli oggetti utilizzati nel film. Le scenografie possono essere realistiche o fantastiche, ambientate in un luogo reale, ricostruite all’interno degli studi cinematografici o completamente simulate in computer grafica.
Un esempio di scenografia notevole è quella de Il Grande Gatsby realizzata da Catherine Martin, che ha vinto l'Oscar nel 2014 per la migliore scenografia grazie alle ambientazioni degli anni ’20, sontuose, dettagliate e anche un po’ oniriche.
Attenzione a non confondere scenografia e sceneggiatura: il nome è simile ma si tratta di due ambiti ben diversi!
Montaggio
Il montatore è il tecnico che assembla le varie riprese in un’unica sequenza in modo da creare un flusso narrativo comprensibile e coinvolgente.
Per apprezzare l'apporto del montaggio in un film, presta attenzione a come si passa da una scena ad un altra e a come il ritmo del film accompagna e valorizza la narrazione della storia.
Esempio di film che hanno vinto l’Oscar al miglior montaggio: Le Mans '66 - La grande sfida, Dunkirk, Matrix, Forrest Gump.
Sonoro / Suono
Alcuni film non sarebbero espressivi senza un suono gestito a regola d’arte. Nel sonoro rientra tutto quello che si sente in un film: voci, musiche, sottofondi, effetti sonori come esplosioni o porte che si aprono, e la combinazione tra tutti questi (mixaggio).
Alcuni film premiati per il sonoro sono: Il Gladiatore, Titanic, Dunkirk.
Colonna sonora
La colonna sonora comprende le musiche selezionate o composte appositamente per il film, che supportano le scene e predispongono emotivamente lo spettatore.
Un esempio di colonna sonora memorabile è quella di Ennio Morricone per Il buono, il brutto, il cattivo.
E così, dopo aver esplorato i vari ruoli e i talenti che animano il mondo del cinema, possiamo finalmente apprezzare il grande lavoro di squadra che si cela dietro ogni pellicola.
Ma ricordiamoci che, oltre alle figure che abbiamo menzionato, ci sono tanti altri protagonisti che contribuiscono al film: doppiatori, truccatori, responsabili del casting, esperti di effetti speciali e, ovviamente, gli attori stessi!
La prossima volta che ti siederai a guardare un film, tieni a mente tutte queste figure e il loro ruolo nel creare la magia sullo schermo: spero che tu possa scoprire nuovi punti di vista e apprezzamenti che prima ti sfuggivano. Dopotutto, il cinema è un'arte collettiva: bisogna conoscere il nome e dare il giusto risalto ai talenti che ne prendono parte.
Buona visione!