Libri che hanno creato un filone letterario (10+1 curiosità)
La tua dose settimanale di cultura generale! || Edizione del 135° giovedì || 4 min. di lettura
🍷 Che storia!
L’aneddoto della settimana.
Quella notte in cui nacquero Frankenstein e i vampiri moderni
È il 1816, ricordato come “l’anno senza estate”: il vulcano Tambora, esploso in Indonesia l’anno prima, ha oscurato il cielo e raffreddato il clima in tutta Europa.
Sul lago di Ginevra, un gruppo di giovani scrittori resta bloccato per il maltempo in una villa presa in affitto. Si trattava di Mary Godwin (che presto sarebbe diventata Mary Shelley), Percy Bysshe Shelley (suo futuro marito), John Polidori (il medico personale di Byron) e Lord Byron stesso.
Per passare il tempo, Lord Byron propose una sfida al gruppo di amici: ciascuno di loro avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi.
Lord Byron iniziò a scrivere un frammento che poi abbandonò, un pezzo che sarebbe stato ripreso da Polidori.
Percy Shelley non riuscì a completare nulla di significativo.
Mary, suggestionata da discussioni su esperimenti scientifici e galvanismo, sogna un essere mostruoso assemblato che prende vita: da quell’incubo nasce Frankenstein, o il moderno prometeo, la prima opera a unire gotico e proto-fantascienza, pubblicata in forma anonima nel 1818.
Dal canto suo, John Polidori rielabora un frammento lasciato incompiuto da Byron e crea Il Vampiro (1819), creando il personaggio di Lord Ruthven e introducendo per la prima volta la figura del vampiro aristocratico e seducente, oggi divenuta un archetipo letterario.
Senza quelle notti piovose trascorse nella villa, forse oggi non avremmo né Frankenstein né tantomeno Dracula.
⚡️ Pillole 10 x 10 → I libri che hanno creato un filone letterario
Dieci curiosità da dieci secondi. Per conoscere, stupirsi, riflettere.
Il primo detective. Prima di Sherlock Holmes, non esisteva la figura del detective come la conosciamo. Il primo vero “investigatore” nella letteratura è stato C. Auguste Dupin, protagonista di I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe. La sua figura ha inaugurato il modello dell’investigatore geniale che risolve i crimini attraverso la logica e il ragionamento.
Il fantasy diventa epico. Sebbene i miti e le fiabe esistessero da secoli, è stato Il Signore degli Anelli (1954-55) di J.R.R. Tolkien a far nascere il canone del fantasy epico moderno, fatto di lingue inventate, mitologie complesse, popoli dettagliati. Da allora, ogni saga fantasy ha dovuto confrontarsi con il suo “mondo totale”.
La prima grande distopia. Nel 1921 Yevgeny Zamyatin scrive Noi: una società totalitaria in cui ogni individuo ha un numero al posto del nome e la vita è controllata dallo “Stato Unico”. Da questo libro discendono Brave New World e 1984: senza, la distopia non sarebbe nata.
Pamela e il romanzo sentimentale. Con Pamela (1740), Samuel Richardson sperimenta la narrativa epistolare sentimentale. Ma è Jane Austen a trasformarla in un genere: storie d’amore intrecciate a satira sociale, con protagoniste femminili complesse e ironiche.
Il primo romanzo gotico. Il Castello di Otranto di Horace Walpole pubblicato nel 1764 è considerato il primo romanzo gotico della letteratura e ha stabilito tutti i canoni del genere: castelli medioevali, atmosfere cupe, elementi soprannaturali e suspense psicologica. Senza questo testo non avremmo avuto né Mary Shelley né Bram Stoker.
Lovecraft e il multiverso. La raccolta di racconti di H.P. Lovecraft, popolati da divinità cosmiche e testi immaginari come il Necronomicon, è la prima saga che ha dato vita a un universo narrativo condiviso in cui gli autori potevano scrivere storie ambientate nello stesso mondo. Questo concetto ha poi influenzato fumetti e saghe di fantascienza, come Star Wars e il Marvel Cinematic Universe.
L’invasione aliena. Con La guerra dei mondi (1898) H.G. Wells immagina alieni che attaccano la Terra. Ma il vero episodio memorabile fu nel 1938: una trasmissione radiofonica ispirata al romanzo simulò un’invasione aliena scatenando il panico in America, confondendo realtà e finzione.
Letteratura per bambini. The History of Little Goody Two-Shoes (1765) di John Newbery è uno dei primi libri pensati esclusivamente per un pubblico giovanissimo: probabilmente il primo romanzo per bambini in inglese. Un passo decisivo per distinguere l’infanzia come età con testi dedicati.
Il tempo come avventura. Sebbene ci siano stati racconti di viaggi nel tempo prima, La macchina del tempo, del 1895, ancora di H.G. Wells, ha reso popolare questo genere. L’autore ha raccontato per la prima volta l’invenzione di un mezzo per spostarsi nella linea temporale, con il quale il protagonista raggiunge l’anno 802 701.
Il futuro è cyberpunk. Neuromante (1984) di William Gibson anticipa Internet, la realtà virtuale, l’interfaccia uomo-macchina. Non solo ha fondato il cyberpunk, ma ha influenzato cinema (da Matrix a Blade Runner 2049), videogiochi e persino l’immaginario collettivo di Internet stesso.
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Cultura generale a 360°.
Gli incipit famosi che hanno fatto la storia (e perché funzionano) → Lunedì prossimo su Cultura 360.
Sai qual è la frase più rischiosa mai scritta da un autore? È la prima.
Un incipit perfetto ti cattura e non ti lascia più andare, uno debole ti fa chiudere il libro. Nel mezzo, tutte le sfumature possibili: può respingere, lasciare indifferenti, diventare proverbiale.
Lunedì entreremo nella bottega segreta degli incipit, con esempi celebri smontati e analizzati, i trucchi retorici più usati, gli archetipi che ritornano nei secoli, fino a capire perché il cervello resta agganciato a quelle prime righe.
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A giovedì prossimo, con nuove curiosità in formato tascabile.
Giovanbattista & lo staff di Cultura Aumentata
È la curiosità che mi fa svegliare alla mattina.
— Federico Fellini