Da dove deriva il termine "sosia"? (E altre pillole di cultura generale)
Cultura Aumentata - Newsletter n° 62 - Tempo di lettura: 6 minuti
Menu del giorno: 💡 Un fatto strano ma vero / 🕵️♂️ La domandina / 📸 Il deserto florido / 🔬 L’idrogeno / 📖 Etimologia di “Sosia”
- Strano ma vero -
💡 A causa della sua rotazione, la Terra non è una sfera perfetta: è schiacciata ai poli e allargata all’equatore. Di quanto? Il diametro misurato all’equatore è 42 km più ampio di quello misurato ai poli.
- La domandina -
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a) Circa 12 calorie || b) Circa 34 calorie || c) Circa 68 calorie || d) Circa 102 calorie
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- Cultura visuale -
Meraviglie dal mondo
Il deserto florido
Di che si tratta
Il “deserto florido” è un fenomeno naturale che si verifica in alcune delle regioni più aride del mondo, normalmente caratterizzate da un paesaggio desertico, tipico dell’immaginario collettivo. A volte capita che si verifichino piogge insolitamente abbondanti (a cadenza pluriennale o addirittura decennale) e il luogo inospitale e privo di vita si trasforma in un paesaggio vivace di fiori colorati.
Molti semi nel deserto possono sopravvivere nel terreno inattivi per anni, persino decenni, in attesa delle condizioni ideali per germinare. Queste distese di semi sono come capsule del tempo naturali, che conservano la vita in attesa di momenti propizi.
Il deserto di Atacama
Il deserto florido più famoso è quello di Atacama, in Cile, da cui provengono le immagini presentate oggi. Nonostante si tratti del deserto più arido al mondo, assistiamo a una fioritura in risposta a piogge insolitamente abbondanti, legate al fenomeno climatico di El Niño, che porta maggiore umidità in regioni altrimenti secche. Il fenomeno rimane comunque piuttosto raro: negli ultimi 25 anni si sono verificate solo 7 fioriture.
Le specie che prosperano durante il deserto florido (nel deserto di Atacama ne contiamo circa 200) possiedono adattamenti per sfruttare al massimo le brevi finestre di opportunità. Alcune piante hanno cicli di vita estremamente rapidi e completano il loro intero processo di crescita, fioritura e semina in poche settimane prima che il suolo si asciughi nuovamente.



- Cultura scientifica -
Chimica
L’idrogeno: nozioni principali e mirabili curiosità
Cos’è
L'idrogeno è un gas inodore, incolore e insapore. È l’elemento più semplice e abbondante in natura, dato che costituisce circa il 75% della massa elementare presente nell'universo.
Immagina l'idrogeno come il mattone primordiale della chimica. È il primo elemento nella tavola periodica, rappresentato dal simbolo H e dal numero atomico 1. È composto da un solo protone e un elettrone. Questa semplicità lo rende incredibilmente leggero (è il più leggero di tutti gli elementi) e reattivo, formando composti con quasi tutti gli elementi non metallici: ad esempio con l'ossigeno forma acqua (H₂O), con il carbonio forma una moltitudine di composti, tra cui il metano (CH₄), e così via.
La scoperta dell’idrogeno
L'idrogeno fu riconosciuto come un elemento chimico distinto per la prima volta da Henry Cavendish nel 1766. Il fisico britannico identificò il gas che si liberava quando un metallo reagiva con un acido come "aria infiammabile" e dimostrò che, una volta bruciato, produceva acqua: ecco il motivo del nome “idrogeno”, dal greco: "generazione di acqua".
L'universo primordiale
Poco dopo il Big Bang, avvenuto quasi 14 miliardi di anni fa, l'universo era costituito da un ambiente caldo e denso, composto da protoni, neutroni ed elettroni. Quando l'universo si raffreddò, i protoni e gli elettroni formarono i primi atomi di idrogeno. Quindi, in un certo senso, l'idrogeno è il residuo di quella grande esplosione che diede inizio a tutto.
L’idrogeno e le stelle
Nelle stelle, l'idrogeno gioca un ruolo cruciale nella fusione nucleare che alimenta il loro ciclo di vita. Durante la fusione, gli atomi di idrogeno vengono compressi a temperature e pressioni estremamente alte, tanto che i nuclei di idrogeno (protoni) si fondono insieme, formando nuclei di elio.
Nel nostro Sole ogni secondo circa 600 milioni di tonnellate di idrogeno diventano 596 milioni di tonnellate di elio. La differenza di 4 milioni di tonnellate si trasforma in energia. Quella che arriva sulla Terra è generata da appena 2 kg di idrogeno.
La vita sulla Terra
L'idrogeno è anche un componente fondamentale della materia organica. Tutte le forme di vita conosciute dipendono da composti che contengono idrogeno, come zuccheri, proteine, acidi nucleici (DNA e RNA) e ovviamente, l’acqua.
Inoltre l’idrogeno contribuisce al trasferimento di energia attraverso gli ecosistemi terrestri: ad esempio, durante la fotosintesi, le piante utilizzano l'energia solare per scindere l'acqua in ossigeno e idrogeno (un processo noto come fotolisi). L'idrogeno viene poi utilizzato per convertire l’anidride carbonica in zuccheri, fornendo energia chimica per la crescita delle piante e, indirettamente, per gli animali che si nutrono di esse.
L’elettrolisi
L’elettrolisi è il principale processo utilizzato per ottenere idrogeno. Si impiega energia elettrica per scindere la molecola di acqua nei due elementi che la compongono: ossigeno e, appunto, idrogeno.
Le celle a combustibile
Nelle celle a combustibile avviene il processo inverso all’elettrolisi, quindi l’idrogeno si combina autonomamente con l'ossigeno, e produce elettricità. L’unico sottoprodotto della reazione è l’acqua. Immagina automobili che, invece di esalare gas nocivi, emettono solo vapori d'acqua.
Idrogeno, economia e sostenibilità
Nel contesto della transizione energetica, l'idrogeno prodotto tramite energia elettrica rinnovabile può essere utilizzato per alimentare veicoli, fornire energia a edifici e altre applicazioni stazionarie. La maggiore sfida risiede nello stoccaggio e nel trasporto, a causa dell’elevata infiammabilità dell’elemento e della necessità di temperature estremamente basse per mantenere l'idrogeno allo stato liquido. Tuttavia si tratta di una frontiera affascinante che potrebbe condurre la società umana basata sui combustibili fossili verso una nuova economia basata sull’idrogeno.
Gli sforzi per diffondere la tecnologia dell'idrogeno verde sono in costante aumento: secondo l'Hydrogen Council, si prevede che il mercato dell'idrogeno raggiungerà un valore di 2500 miliardi di dollari entro il 2050, con un potenziale di creazione di 30 milioni di nuovi posti di lavoro a livello mondiale. Inoltre, l'investimento in tecnologie legate all'idrogeno ha visto un incremento esponenziale, con oltre 300 miliardi di dollari allocati globalmente per progetti fino al 2030.
L'idrogeno, quindi, è l’elemento chimico da cui è iniziato tutto, ma dietro la sua semplicità si nasconde una versatilità che tocca quasi ogni aspetto della nostra vita e del mondo intorno a noi, anche futuro.
- Cultura umanistica -
Etimologia
“Sosia”: conosci l’origine del termine?
Nel linguaggio quotidiano, il sosia indica una persona che assomiglia incredibilmente a un'altra, al punto da poter essere confusa con essa. Ma da dove nasce questo termine e che cosa ci racconta?
L’etimologia
L'origine del termine risale all’antica Roma. “Sosia” infatti era il nome di un personaggio dell'opera teatrale "Anfitrione" di Plauto, un commediografo latino vissuto tra il III e il II secolo a.C.
Sosia è il servo dell'eroe Anfitrione. Nella trama della commedia, il dio Giove assume le sembianze di Anfitrione per sedurre Alcmena, la moglie dell'eroe, mentre il figlio di Giove, Mercurio, prende le sembianze di Sosia per ingannare i servi. La vicenda crea una serie di equivoci e situazioni comiche derivanti dalle perfette somiglianze tra i personaggi reali e i loro sosia divini.
L’antonomasia
Con il tempo (e grazie al successo della commedia di Plauto), il termine sosia ha mantenuto intatta la sua capacità di indicare la stupefacente somiglianza fisica tra due persone ed è diventato un termine per antonomasia: da nome proprio di un personaggio specifico, si è trasformato in un nome comune usato per descrivere qualcuno che somiglia a un'altra persona.
P.S. La risposta della domandina è:
c) Circa 68 calorie (Come una passeggiata da 10 minuti)
Anche le attività che sembrano sedentarie, come la lettura, richiedono energia al nostro cervello!