Quanti sono i sensi dell’uomo? Tutti abbiamo imparato dalle scuole elementari che sono 5: tipicamente li descriviamo come gusto, tatto, olfatto, vista e udito.
Questa classificazione è già rinvenibile nel trattato di Aristotele “Sull’anima” (Περὶ ψυχῆς), ed era un'interpretazione basilare della percezione umana sull’ambiente circostante, persistita così per oltre due millenni.
Quanti sensi abbiamo veramente
Per definizione, un senso è qualsiasi facoltà che il nostro organismo utilizza per interfacciarci con l’ambiente che ci circonda, o anche con l’interno del nostro corpo.
Oggi la maggior parte dei neuroscienziati concorda sul fatto che abbiamo un numero molto più alto di sensi: c’è chi sostiene 14, chi addirittura 33.
Quel che è certo è che dobbiamo rivalutare ciò di cui il nostro corpo è capace. Proviamo a fare qualche esempio pratico e vedrai che molte azioni (e reazioni) che dai per scontate nella vita quotidiana non passeranno più inosservate!
I 5 sensi, rivisitati
Partiamo esaminando i cinque sensi classici.
🖐️ Il tatto è composto da molti sensi differenti
Quello che abbiamo sempre chiamato “tatto” è in realtà un folto gruppo di sensi che andrebbero meglio specificati.
Alcuni sono particolarmente evidenti, come caldo, freddo, umido, secco e così via.
Il caldo e il freddo hanno recettori separati.

Analogamente il nostro corpo è dotato di nervi dedicati alla pressione e nervi dedicati al prurito, con diverse priorità nella gerarchia delle sensazioni.
Il prurito è così fastidioso che alcune persone applicano una pressione con le unghie che lo annulla temporaneamente; altre hanno l’istinto di grattarsi eccessivamente fino a ferire i tessuti, perché il dolore prevale completamente sulla sensazione di prurito, ed è più facile da accettare rispetto a un prurito incessante.
A proposito, il senso del dolore si chiama nocicezione.
🍲 Olfatto e gusto sono quasi la stessa cosa
L'olfatto è un'interpretazione molecolare altamente sensibile della materia con cui entriamo in contatto.
Possiamo effettivamente distinguere oltre un miliardo di odori, e ci bastano una manciata di molecole per riuscire a identificare una sostanza.
Il gusto è semplicemente una variante dell’olfatto: anch’esso si basa su un sistema di rilevamento molecolare ma è fatto per rilevare appena 5 caratteristiche (dolce, salato, amaro, acido, umami), ma solo in una soluzione.
Infatti se provi a mettere sale, zucchero o qualsiasi altro alimento (purché secco) sulla lingua completamente asciutta, non sarai in grado di interpretare alcun sapore!
Vista complessa 👀
Alimentati da cellule speciali chiamate fotorecettori, gli occhi rappresentano un'evoluzione complessa, iniziata come semplici cellule leggermente sensibili alla luce che davano a microorganismi e animali un enorme vantaggio in termini di sopravvivenza.
Con lo sviluppo del cervello, gli impulsi attivati dalla presenza della luce divennero via via più articolati, in grado di interpretare le forme, i colori, il contrasto, la luminosità, la profondità.
Udito e suoni non udibili 👂
Il suono è una vibrazione che parte da una fonte, si propaga nell’aria e arriva nel nostro orecchio per essere interpretata. I suoni tra 20 e 20.000 Hz rientrano nella soglia udibile per la maggior parte delle persone.
Al di là di questa gamma di frequenze udibili, esistono gli infrasuoni, sotto i 20 Hz, e gli ultrasuoni, oltre i 20.000 Hz, che non sono direttamente percepibili, ma possono essere ugualmente rilevati dal nostro corpo, a volte provocando sensazioni di malessere, disorientamento o mal di testa.
Possono diventare persino un’arma, come sembra essere accaduto in diversi episodi di rilevanza militare in alcuni consolati, irradiati da suoni non udibili che hanno provocato conseguenze mediche nei diplomatici presenti.
Gli altri sensi
Ora che abbiamo stravolto il modo di vedere i 5 sensi classici, andiamo più in profondità e scopriamo i sensi di cui probabilmente non avevi mai sentito parlare.
I sensi che ci leggono dentro
Gli enterocettori ci forniscono tutta una serie di sensi per interpretare lo stato del nostro organismo.
Potresti aver sentito l'angoscia provata dalla cardiocezione che ti avvisa quando il tuo cuore ha un comportamento anomalo, ad esempio a causa di un esercizio fisico troppo intenso o di una patologia più o meno seria.
Sai perfettamente quando hai fame o quando sei “sazio”, grazie al senso di sazietà.
Il senso di idratazione attiva il bisogno di bere, e tutti hanno pensato almeno una volta a quanto sia buona l’acqua quando si ha molta sete!
Sai quando l’apparato digerente sta subendo un’anomalia grazie al senso di nausea.
Hai un senso di soffocamento quando i livelli di anidride carbonica nell’organismo sono troppo alti.
Sai quando sei stanco.
Equilibrio e percezione dello spazio 🌀
Un altro arsenale di sensi è dedicato alla percezione dell’equilibrio, degli ingombri e dello spazio:
Sai quando stai cadendo e come compensare la perdita di equilibrio grazie alla equilibriocezione.
Sai quando il tuo corpo è sottoposto ad una accelerazione, inclusa quella di gravità.
Hai un senso di ecolocalizzazione che ti dà la sensazione, anche con gli occhi chiusi, di trovarti in un grande spazio vuoto o se ti stai avvicinando a un muro mentre cammini nel buio. (Sì, proprio come i pipistrelli, solo che loro ce l’hanno estremamente più sviluppato!)
La propriocezione
Probabilmente il senso più importante e interessante del gruppo è la propriocezione, ovvero la capacità di sapere dove si trova il nostro corpo.
Non sai di cosa si tratta? Invece sì, solo che non ne conoscevi il nome: se avverti un prurito mentre leggi un libro, non ti servirà cercare il punto esatto. La tua mano si sposterà semplicemente su di esso, senza bisogno di interrompere la tua lettura.
È il senso che rende possibile ad un calciatore di non guardare il pallone prima di calciarlo, o lo stesso che ti consente di usare i pedali dell’automobile senza doverli osservare.
La propriocezione è uno dei sensi più facilmente alterabili. Molte polizie del mondo utilizzano l’alterazione della propriocezione come test preliminare per valutare la sobrietà dei conducenti durante i controlli stradali: puoi toccarti il naso con la testa inclinata all'indietro e gli occhi chiusi...a patto che tu non abbia bevuto troppo…
Conclusioni
La rete dei nostri sensi è molto più complessa di quanto immaginiamo, perché si è raffinata attraverso l'evoluzione con un obiettivo primordiale: garantire la nostra sopravvivenza.
Alcune delle capacità sensoriali funzionano anche senza “consultare” il cervello: quando per sbaglio tocchi il ferro da stiro o una pentola bollente, la tua mano si ritrae e poi dici "Ahi!". Il segnale arriva al midollo spinale per ottenere già una reazione di sopravvivenza, e solo dopo, quando arriva al cervello, reagisci in modo verbale!
Siamo tutti più o meno dotati di questi sensi in modo innato. L’unico che sembra mancare troppo spesso all’appello è il buon senso, ma questa è un’altra storia…