Quanti capelli abbiamo e quanti ne perdiamo? (E altre pillole di cultura generale)
Cultura Aumentata - Newsletter n° 70 - Tempo di lettura: 7 minuti
Menu del giorno: 💡 Un fatto strano ma vero / 🕵️♂️ La domandina / 🖼️ Il mosaico della caccia al cervo / 🔬 I capelli: numeri e curiosità / 📖 Pal, il cane che interpretò Lassie
- Strano ma vero -
💡 “Non è un niente, ma è un vuoto”. Nel 2021 è stata venduta per 15.000 € una scultura invisibile. Consiste in un’area vuota, in cui si concentra l’energia dell’opera. Il commento dell’artista, Salvatore Garau: “Eppure, non sono stato così originale. C’è già troppo di niente che viene venduto per qualcosa, e nessuno ci fa caso.”
- La domandina -
🕵️♂️ Qual è la capitale più alta del mondo?
a) Kathmandu, Nepal
b) Thimphu, Bhutan
c) Santiago, Cile
d) La Paz, Bolivia
(Trovi la risposta in fondo alla newsletter)
- Cultura visuale -
L’opera d’arte
Il mosaico della caccia al cervo
Informazioni principali
Artista: Gnosis
Periodo: IV secolo a.C. (Ellenismo)
Tecnica: mosaico pavimentale
Dimensioni: circa 3,15 x 3,25 metri
Ubicazione: Pella, Macedonia, Grecia
Analisi dell’opera
Il “Mosaico della caccia al cervo” si trova nella Grecia settentrionale, a Pella, l’antica capitale del Regno Macedone, nonché città natale di Alessandro Magno.
L’opera è attribuita a Gnosis, un artista di cui sappiamo poco ma di grande importanza per la storia dell’arte. Gnosis è infatti il primo mosaicista a firmare le sue opere, in un’epoca in cui gli artisti spesso rimanevano anonimi. Sulla parte alta della scena si legge:
“ΓΝΩΣΙΣ ΕΠΟΗΣΕΝ”
(“Gnosis epoesen”, cioè “fatto da Gnosis”).
Scena. Il mosaico raffigura una concitata scena di caccia. Al centro compare la preda, rappresentata in una posa di estrema tensione, con muscoli tesi e occhi spalancati. I due cacciatori, assistiti da un cane, sono pronti a colpire e a catturare definitivamente il cervo.
Non c’è consenso unanime sull’identificazione dei personaggi. Potrebbe trattarsi di Alessandro Magno, a destra, e del suo fido amico nonché generale Efestione, dati l’intimità e il rapporto stretto che condividevano. A conferma di questa ipotesi, il cane rappresentato nel mosaico potrebbe essere Peritas, il fedele cane di Alessandro Magno.
Simbolismo. Nella cultura e mitologia greca, il cervo è associato ad Artemide (Diana per i Romani), la dea della caccia, dei boschi e degli animali selvatici. La caccia al cervo era un rito di passaggio per i giovani macedoni e simboleggiava il coraggio, l’abilità e la maturità, valori fondamentali nella cultura greca.
- Cultura scientifica -
Corpo umano
I capelli: numeri e curiosità
Quanti capelli abbiamo in testa?
Indicativamente, una persona possiede circa 100.000 capelli. La quantità può variare in base al colore: i biondi tendono ad avere più capelli (verso i 150.000), mentre i rossi ne hanno meno (verso gli 80.000).
Con che velocità crescono?
Ogni capello cresce di circa 1-1,5 cm al mese, il che significa che in un anno un singolo capello può allungarsi fino a 15-18 cm. Tuttavia, non tutti i capelli crescono alla stessa velocità: alcuni fattori come l’età, la genetica, la salute e la stagione possono influenzare questo ritmo.
Quanto sono spessi?
Lo spessore di un singolo capello può variare da 0,04 a 0,12 millimetri. Anche qui, la genetica gioca un ruolo fondamentale: i capelli asiatici tendono ad essere più spessi rispetto a quelli caucasici e africani.
Quanti ne perdiamo ogni giorno?
Ogni giorno, perdiamo naturalmente tra i 50 e i 100 capelli. La caduta è parte del normale ciclo di vita del capello, che include una fase di crescita (anagen), una fase di regressione (catagen) e una fase di riposo (telogen). Durante la fase di telogen, il capello cade e un nuovo capello inizia a crescere al suo posto, ricominciando così il ciclo.
Ciclo di vita dei capelli
Il ciclo di vita di un capello dura tra i 2 e i 7 anni, ma può variare significativamente da persona a persona. In totale, ogni follicolo pilifero può produrre fino a 20 cicli di capelli nell’arco di una vita.
La resistenza dei capelli
I capelli sono incredibilmente forti. Un singolo capello può sostenere un peso di circa 100 grammi. Se consideriamo tutti i capelli di una persona, la loro forza combinata potenzialmente sarebbe sufficiente a sollevare due elefanti!
P.S. Dedicato a chi legge e non ha capelli in testa: c’è anche chi sostiene che i capelli siano solo un “parrucchino naturale”, e che i veri eroi siano coloro che sfoggiano una chioma invisibile (come la scultura di Garau?) con stile e disinvoltura. 😉
- Cultura umanistica -
Cinematografia
La storia di Pal, il cane che interpretò Lassie
Chi non ha sentito parlare di Lassie? Il cane di razza Rough Collie protagonista di film e serie TV di successo dagli anni ‘40 fino agli anni 2000. Oggi raccontiamo la storia di Pal, il primo “attore” che interpretò Lassie debuttando nel film “Torna a casa Lassie” del 1943 e proseguendo con il ruolo in vari film e serie TV per un decennio.
Un cane difficile
Pal nacque nel 1940 e inizialmente mostrava problemi comportamentali. Aveva l’abitudine di abbaiare continuamente e di correre dietro alle moto, un comportamento problematico che gli fece cambiare diversi padroni. Fino a quando non fu accolto da Rudd Weatherwax, un addestratore di animali che avrebbe cambiato la vita di Pal.
Il casting
Weatherwax aveva già una reputazione consolidata a Hollywood per aver lavorato con molti cani attori. Decise quindi di provare a far partecipare Pal ai casting per il ruolo di Lassie, a cui parteciparono 1500 candidati. Pal fu inizialmente scartato per il ruolo di protagonista innanzitutto perché era un maschio, mentre il personaggio Lassie è un esemplare femmina. Tuttavia la vicenda subì una svolta inaspettata.
L’alluvione
Nonostante fosse stato scartato per il ruolo principale, Pal venne ingaggiato come controfigura della protagonista. Durante le riprese di “Torna a casa Lassie”, ci fu un’alluvione che provocò la piena del fiume San Joaquin in California. Il regista volle approfittare per girare delle scene ad alto impatto, in cui Lassie doveva nuotare in acque agitate e recitare una serie di azioni complesse.
Buona la prima
Pal intervenne in qualità di “stunt” e si fece notare dal regista Fred M. Wilcox per la sua abilità nel compiere acrobazie e seguire le indicazioni. Completò le riprese al primo tentativo, offrendo anche una migliore presenza scenica, grazie alla diversa fisionomia degli esemplari maschili di Rough Collie. Fu in quel momento che Wilcox decise di assegnare a Pal il ruolo principale, soprassedendo al fatto che non fosse un esemplare femmina.
Da controfigura a star
Così Pal ottenne il ruolo principale di Lassie. Il resto è storia: divenne la star del cinema che fa parte dell’immaginario collettivo ancora oggi. La sua carriera continuò fino al 1954, quando si ritirò poco dopo aver girato alcune scene della prima serie TV.
I discendenti di Pal
Dopo la brillante carriera, Pal fu sostituito dai suoi eredi, il primo dei quali fu il figlio, “Lassie Junior”, che interpretò le prime serie TV. Rudd Weatherwax, il figlio Robert e la co-addestratrice Carol Riggins continuarono ad allevare i Collie per il ruolo, garantendo che lo spirito, l’abilità e l’aspetto di Pal vivessero in ogni generazione di Lassie.
P.S. La risposta della domandina è:
d) La Paz, Bolivia
La Paz si trova a un’altitudine media di 3.650 metri sul livello del mare, con aree della città che superano i 4.000 m, staccando di molto la seconda capitale in classifica (Quito, Ecuador, altitudine media di 2.850 m slm).