Cultura Generale #121
La newsletter del giovedì. La tua dose settimanale di cultura generale! Tempo di lettura: 5 minuti.
⚡️ Conoscenze in miniatura⚡️
Curiosità, fatti sorprendenti, aneddoti che fanno riflettere.
💡 Pirrone di Elide, filosofo greco e fondatore dello scetticismo, sosteneva che per raggiungere la pace interiore fosse necessario sospendere il giudizio su ogni cosa.
Secondo il filosofo, non possiamo mai sapere come stanno davvero le cose, perciò non serve affannarsi a capire. Questa visione del mondo era una strategia per giungere all’atarassia, ovvero la tranquillità dell’anima.
💡 I fulmini non colpiscono necessariamente il punto più alto, ma il percorso più semplice per scaricare la tensione.
Anche una persona in campo aperto può diventare un bersaglio se crea una via di minor resistenza elettrica, nonostante intorno siano presenti degli alberi più alti.
💡 Lo “scroll infinito” dei social è stato inventato per evitare punti di arresto naturali tra un contenuto e l’altro, durante i quali potresti farti venire in mente attività diverse prima di proseguire con la ricerca e la consultazione di nuovi contenuti. Così è più facile assuefarsi e rimanere incollati allo schermo.
Ogni contenuto si carica subito dopo l’altro, in modo che il cervello non percepisca una fine e continui a ricevere stimoli con il minimo sforzo…appunto quello di uno scroll. È un esempio di progettazione persuasiva che agisce sulla forma, non solo sul contenuto.
💡 Il cemento è un materiale resistente alla compressione, mentre si rompe facilmente in trazione. Per questo lo si usa insieme all’acciaio, che ha la proprietà opposta.
Il risultato è il cemento armato (o, più correttamente, calcestruzzo armato): un materiale che combina le proprietà meccaniche di entrambi gli elementi, oggi fondamentale per la quasi totalità delle opere civili, dai ponti, alle dighe, ai grattacieli.
💡 Nell’antica Grecia, gli attori di teatro usavano maschere in lino, sughero o legno, realizzate con la bocca esageratamente aperta. In questo modo fungevano da cassa di risonanza per amplificare la voce e raggiungere anche le ultime file di spettatori.
Oltre alla funzione acustica, le maschere rappresentavano un personaggio, ma anche un tipo umano o una condizione emotiva: maschere tragiche con lineamenti contratti e dolorosi, maschere comiche dai tratti grotteschi, rendendo così il messaggio della rappresentazione più immediato e comprensibile al pubblico.
💡 Molte tecnologie vengono impiegate per scopi diversi rispetto a quelli inizialmente previsti. Il GPS nacque per uso militare. Il microonde da un radar. Il Viagra da un farmaco per l’ipertensione.
Questo fenomeno ha un nome: serendipità tecnologica. Non possiamo prevedere dove ci porterà l’innovazione, perché l’impatto di un’invenzione dipende anche dal contesto che la accoglie, non solo dallo scopo per cui è stata ideata.
💡 La domanda retorica non serve a ottenere una risposta, ma a guidare l’interlocutore verso una riflessione condivisa.
“Vuoi forse che ci prendano per ingenui?” non è una vera domanda, ma un modo per suscitare assenso e rafforzare un’idea senza affermarla esplicitamente.
💡 Stare seduti tutto il giorno fa male, ma anche stare perfettamente eretti troppo a lungo non è ideale. La postura più “naturale”, secondo studi evolutivi, è il movimento vario e continuo: camminare, accovacciarsi, alternare posizioni.
L’uomo è nato per cambiare postura, non per mantenerne una “giusta” troppo a lungo.
💡 L’elemento distintivo dell’architettura gotica è l’arco a sesto acuto, che permette di scaricare il peso lateralmente e costruire edifici più alti e luminosi.
Grazie a questo principio, le cattedrali gotiche potevano avere enormi vetrate istoriate e volte a crociera ad alta quota, senza crollare sotto il proprio peso.
💡 Chi ha detto che il frutto proibito è una mela? La Bibbia, in particolare il Libro della Genesi, non menziona che Eva abbia mangiato una mela e parla invece di un generico “frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male”.
L’associazione con la mela nasce probabilmente dalla parola “malus” in latino, che significa sia “male” che “melo”. Un’ambiguità linguistica cavalcata per motivi simbolici e che ha fatto presa, trasformando la mela nella famigerata rappresentazione del frutto del peccato.
Fine!
È la curiosità che mi fa svegliare alla mattina.
— Federico Fellini