Il calendario della Rivoluzione Francese (e altre curiosità di cultura generale)
Cultura Aumentata - Newsletter n° 87 - Tempo di lettura: 5 minuti
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- Un fatto strano ma vero -
💡 Alcune lingue, come quella del popolo aborigeno australiano Guugu Yimithirr, non utilizzano termini relativi come “sinistra” o “destra”, ma si basano esclusivamente sui punti cardinali assoluti (nord, sud, est, ovest). Di conseguenza i parlanti sviluppano un senso dell’orientamento superiore alle altre civiltà e sorprendentemente accurato, anche in ambienti sconosciuti.
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- La domandina -
🕵️♂️ Qual è l’unico osso del corpo umano non collegato ad altri?
a) Sterno
b) Ioide
c) Coccige
d) Martello
(Trovi la risposta in fondo alla newsletter)
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- La curiosità della settimana -
Il calendario della Rivoluzione Francese: un tentativo di riformare il tempo
Durante la Rivoluzione Francese, nel fervore di rompere con il passato monarchico e religioso, i rivoluzionari decisero di ridefinire non solo la politica e la società, ma anche il modo in cui si misurava il tempo. Nel 1793 fu introdotto il Calendario Repubblicano Francese, un sistema che mirava a scandire l’anno secondo i cicli naturali e i princìpi dell’Illuminismo.
Come funzionava
L’anno iniziava proprio nei giorni di uscita di questa newsletter, ossia con l’equinozio d’autunno, periodo che rappresentava simbolicamente un nuovo inizio. Tutti i mesi erano composti da 30 giorni ed erano suddivisi in tre decadi da 10 giorni (che sostituivano le settimane da 7), eliminando il tradizionale giorno di riposo domenicale di matrice religiosa.
I nomi dei mesi erano poetici e descrittivi, ispirati alla natura e alle attività agricole. Ecco il loro elenco:
Autunno: Vendemmiaio (vendemmia), Brumaio (nebbia) e Frimaio (freddo);
Inverno: Nivoso (neve), Piovoso e Ventoso;
Primavera: Germinale (germinazione), Fiorile e Pratile;
Estate: Messidoro (messi), Termidoro (calore) e Fruttidoro


Abbiamo detto che i mesi erano 12, ciascuno da 30 giorni. Totale: 360 giorni. Per colmare i 5 giorni mancanti rispetto all’anno solare, furono istituiti i Sanculottidi, giornate di festività dedicate alle virtù repubblicane: la Virtù, il Genio, il Lavoro, l’Opinione, le Ricompense, la Rivoluzione. E per gli anni bisestili si aggiungeva il 6° giorno: la Rivoluzione.
L’epilogo
Tuttavia il Calendario Repubblicano affrontò numerose difficoltà. La popolazione era restìa ad abbandonare le tradizioni consolidate, e la mancanza di sincronizzazione con il resto del mondo creava confusione negli scambi commerciali e diplomatici. Dopo 12 anni di utilizzo, nel 1805, Napoleone Bonaparte decretò il ritorno al calendario gregoriano.
Il colpo di stato del 18 Brumaio
Il Calendario Repubblicano Francese rimane un affascinante esperimento sociale, un tentativo audace di ridefinire il tempo secondo gli ideali rivoluzionari. Al giorno d’oggi sicuramente avrai sentito nominare una data famosa basata su questo calendario: il 18 Brumaio dell’anno VIII, un riferimento temporale che continua a essere citato nei libri di storia.
Corrisponde al 9 novembre 1799, data in cui Napoleone Bonaparte mise in atto il colpo di stato che pose fine alla Rivoluzione Francese, con la destituzione del Direttorio e l’istituzione del Consolato: uno dei momenti chiave che portarono all’ascesa di Napoleone al potere.
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- Cultura generale in pillole -
Gli anelli di Saturno non dureranno per sempre
Gli anelli di Saturno rendono il pianeta ben riconoscibile, tuttavia sono destinati a scomparire.
Gli anelli sono composti principalmente da particelle di ghiaccio e polvere. La gravità di Saturno attira queste particelle, facendole cadere lentamente sul pianeta sotto forma di una pioggia di ghiaccio e polvere, detta appunto “pioggia degli anelli”. Le particelle vengono spinte verso Saturno anche a causa della loro interazione con il campo magnetico del pianeta, altro fenomeno che accelera il decadimento degli anelli.
Le stime basate sui dati raccolti dalla sonda Cassini della NASA, suggeriscono che gli anelli potrebbero scomparire del tutto entro 100 milioni di anni. Un giorno, quindi, Saturno potrebbe apparire come un gigante gassoso privo della sua caratteristica più distintiva.
Per quelli che sono i tempi dell’umanità, possiamo ancora ammirare la maestosità degli anelli di Saturno. Ma ricordandoci che anche gli spettacoli cosmici più grandiosi sono temporanei e soggetti ai cicli naturali dell’universo.
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- Cultura generale in pillole -
Le patatine: una ricetta nata per dispetto
Sapevi che le patate fritte, quelle sottili e rotonde, sono nate quasi per caso, o meglio, per dispetto? La storia risale al 1853 a Saratoga Springs, nello stato di New York. Il cuoco George Crum lavorava al ristorante Moon’s Lake House, noto per le sue pietanze a base di patate.
Un giorno, un cliente esigente si lamentò che le patate fritte fossero troppo spesse e molli. Dopo diversi tentativi di soddisfarlo senza successo, Crum, esasperato, decise di infierire sul cliente: tagliò le patate in dischi sottilissimi, impossibili da afferrare con la forchetta, e le frisse in abbondante olio fino a renderle croccanti. Aggiunse una generosa quantità di sale, pensando che il cliente le avrebbe trovate immangiabili.
Con sorpresa, il cliente amò questa nuova variante! Le “Saratoga Chips” divennero un successo del ristorante e presto si diffusero in tutta la regione. Così, da un gesto di frustrazione nacque uno degli snack più amati al mondo.
Ovviamente questa è la storia più popolare sull’origine delle patatine fritte, e alcune fonti suggeriscono che ricette simili esistessero già in precedenza. Ma il contributo di George Crum rimane significativo nella diffusione e popolarità di questo caratteristico alimento.
Fine!
P.S. La risposta corretta della domandina è… 🥁🥁🥁
b) Ioide
L’osso ioide si trova nella gola e non è collegato ad altre ossa, sostenuto unicamente da muscoli. Contribuisce alla deglutizione e al supporto della lingua.