I soggetti "paffuti" nei quadri di Botero (e altre curiosità di cultura generale)
Cultura Aumentata - Newsletter n° 85 - Tempo di lettura: 5 minuti
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- Un fatto strano ma vero -
💡 Le zampe dei cani, a differenza delle mani umane, non hanno impronte digitali uniche. Ma il naso sì! Ogni cane ha un’impronta nasale, che può essere usata per identificarlo in modo simile a quanto avviene con le impronte digitali umane.
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- La domandina -
🕵️♂️ Qual è il periodo più piovoso dell’anno in media a livello globale?
a) Marzo/Aprile
b) Giugno/Luglio
c) Ottobre/Novembre
d) Dicembre/Gennaio
(Trovi la risposta in fondo alla newsletter)
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- La curiosità della settimana -
Le forme esagerate nelle opere di Fernando Botero
In questo periodo, un anno fa, ci lasciava un artista conosciuto per le sue figure abbondanti e surreali. Il boterismo è diventato un vero e proprio stile, capace di prendere una direzione divergente rispetto alle correnti artistiche del suo tempo, dividendo critici e pubblico tra entusiasti e detrattori.
Chi era Botero
Pittore e scultore di fama mondiale, Fernando Botero nasce a Medellín, in Colombia, nel 1932. Orfano di padre all’età di quattro anni, cresce con l’influenza di una cultura locale ricca di contrasti, che resterà sempre al centro della sua ispirazione.
Già a sedici anni espone le sue prime opere, mostrando un precoce talento che lo porterà a viaggiare in Europa. Qui il giovane Botero studia i grandi maestri del Rinascimento, il cui senso della forma e della composizione lasceranno una traccia indelebile nel suo stile.
Negli anni ‘80 Botero si stabilisce in Italia, acquistando una casa a Pietrasanta. L’Italia diventa la sua seconda casa, una fonte costante di ispirazione e rifugio creativo, dove continua a lavorare e produrre alcune delle sue opere più iconiche.
Uno stile bizzarro
Le figure di Botero sono riconoscibili per la loro esagerata rotondità, che ha fatto guadagnare all’artista l'appellativo di pittore delle “persone grasse”.
I personaggi sono rappresentati in scene di vita quotidiana con lo sguardo perso nel vuoto e forme che risultano rotonde, paffute e praticamente inverosimili. Ma perché le figure di Botero sono così bizzarre?
Il significato delle figure “paffute” di Botero
Botero non ha mai considerato le sue figure come “grasse”.
Tutto ebbe inizio nel 1956, mentre stava dipingendo una natura morta con un mandolino. Nel quadro, l’artista ridusse eccessivamente il foro di risonanza dello strumento, con l’effetto di rendere il mandolino estremamente deformato e tozzo.
Questo errore visivo lo colpì profondamente, tanto che iniziò a sperimentare con la dilatazione delle forme. Da quel momento, Botero trovò la sua cifra stilistica definitiva: l’esagerazione delle forme è un modo per valorizzare la realtà e renderla più intensa, più godibile.
“Non dipingo donne grasse. Nessuno mi crede ma è vero. Quello che dipingo sono volumi.” ha precisato. Che siano persone, animali o oggetti, tutto nelle sue opere appare abbondante e morbido, esprimendo attraverso le volumetrie un’idea di sensualità e vitalità.
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- Cultura generale in pillole -
La più antica bevanda alcolica del mondo: l’idromele
L’idromele è probabilmente la bevanda alcolica più antica della storia umana, con le prime attestazioni risalenti addirittura a 9000 anni fa. Viene prodotto a partire da miele fermentato con acqua e, a volte, frutta o spezie.
A differenza della birra o del vino, che richiedono cereali o uva, l’idromele a base di miele poteva essere prodotto in quasi tutte le parti del mondo, e così il suo consumo si diffuse in varie culture: dall’antico Egitto alla Cina, passando per Greci, Celti e Vichinghi (è citato anche nella mitologia norrena come la bevanda preferita da Odino).
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- Cultura generale in pillole -
La sabbia del Sahara fertilizza l’Amazzonia
Hai presente la pioggia mista a sabbia? Da noi non accade spesso, ma vi sono rotte che la sabbia percorre molto più frequentemente.
Può sembrare incredibile, ma ogni anno quasi 200 milioni di tonnellate di sabbia del deserto del Sahara prendono il volo verso l’Atlantico. I venti alisei sollevano la polvere dal deserto e la trasportano verso ovest, depositandone una parte, circa 25 milioni di tonnellate, nelle terre fertili dell’Amazzonia.
Il trasporto di polvere risulta essenziale per l’ecosistema americano, poiché la sabbia contiene fosforo e altri nutrienti vitali per le piante. Quindi il ciclico trasferimento di sabbia aiuta a compensare la perdita di nutrienti dovuta alle forti piogge tropicali che dilavano il terreno, mantenendo il suolo fertile e favorendo la crescita della vegetazione.
La sabbia sahariana proviene dal bacino del lago Mega-Chad, un antico lago africano ormai prosciugato che fino a 5000 anni fa era la più grande massa di acqua dolce al mondo. La polvere che oggi attraversa l’oceano è quindi il residuo di un ecosistema scomparso, ma che continua a nutrire la vita dall’altra parte del pianeta.
Fine!
P.S.
La risposta corretta della domandina è… 🥁🥁🥁
b) Giugno/luglio
Il periodo tra giugno e luglio è il più piovoso dell’anno in media a livello globale, a causa della stagione dei monsoni che porta abbondanti piogge in molte regioni tropicali.